Gardolo, ladri di polli e di conigli in azione

Che si tratti di fame o della necessità, per racimolare qualche soldo, di rivendere il bottino, il ritorno dei ladri di polli non è un segnale incoraggiante. Non lo è per la società e, prima di tutto, nemmeno per i poveri allevatori che di certo non rimpiangevano i tempi andati in cui era necessariamente la prassi, per loro stessi o per i loro genitori e nonni, dormire con il Flobert caricato a balìni pronto a rendersi utile al minimo rumore sospetto. Tempi andati, in cui galline e conigli erano spesso oggetto di ruberie.

Tempi andati, che tornano: come nella notte tra lunedì e ieri a Gardolo, dove un allevatore per passione, che negli orti del sobborgo ha da anni una piccola struttura in cui ospita ventidue galline e tredici conigli - accanto ad una piccola serra e ad un capanno per gli attrezzi - ha subito un furto, sia di galline che di conigli.

Giunto ieri a dare la solita occhiata mattutina, ha ritrovato le sue pollastre a spasso per il giardino, con la porta del pollaio aperto. Le ha contate e all'appello ne mancavano la metà: erano sparite dieci galline ed un gallo, che lui stesso - che nella vita fa tutt'altro ma ha portato avanti l'eredità, la passione e la tradizione dei familiari - aveva tirato su, da pulcino, ed era orgoglioso. I conigli erano un maschio, due femmine ed una cucciolata di dieci elementi. A sparire è stata una delle due femmine, peraltro gravida.

«Dispiace, perché vuol dire che siamo veramente arrivati a livelli inimmaginabili», spiega l'allevatore amareggiato. Ora temo che i ladri tornino a portarmi via anche quello che mi è rimasto. E lancio un appello. Ho bisogno di un'altra femmina di coniglio per crescere la cucciolata, in fretta. Gli allevatori possono contattarmi al 366.2078421».

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