La solidarietà di Acav si «tuffa» in Africa

Francesca Dallapè ed Acav (l'Associazione centro aiuti volontari) si preparano a partire per l'Africa: per la prima volta la campionessa di tuffi trentina, testimonial dell'associazione umanitaria dal 2012, condividerà con quest'ultima i progetti in fase di realizzazione in Uganda, Repubblica democratica del Congo e Sud Sudan. Dal Trentino partiranno Francesca Dallapè, Luigi Santarelli ed Elisabetta Bozzarelli di Acav, il senatore del Patt Franco Panizza, il fotografo Piero Cavagna, il consigliere provinciale Luca Zeni, Marco Laezza e Cristian Maines

Francesca Dallapè ed Acav (l'Associazione centro aiuti volontari) si preparano a partire per l'Africa: per la prima volta la campionessa di tuffi trentina, testimonial dell'associazione umanitaria dal 2012, condividerà con quest'ultima i progetti in fase di realizzazione in Uganda, Repubblica democratica del Congo e Sud Sudan.
«La partenza in aereo è prevista in serata - spiega Elisabetta Bozzarelli di Acav - Ma durante tutta la giornata di domenica si svolgerà un trasferimento "a terra" per l'intera delegazione, in maniera da vivere in prima persona le difficoltà del luogo». Dal Trentino partiranno Francesca Dallapè, Luigi Santarelli ed Elisabetta Bozzarelli di Acav, il senatore del Patt Franco Panizza, il fotografo Piero Cavagna, il consigliere provinciale Luca Zeni, Marco Laezza e Cristian Maines.

 

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Reduce dal sesto oro consecutivo ai Campionati europei (vinto a fine agosto), Francesca Dallapè sospenderà gli allenamenti per una settimana: il ritorno è, infatti, previsto sabato prossimo 11 ottobre. «Come già accaduto a Shangai per i Mondiali di tuffi ed a Berlino per gli Europei - spiega - mi occuperò di documentare il nostro viaggio con brevi video-diari che saranno prontamente pubblicati sulla pagina Facebook e Twitter di Acav».
«Oltre alla scuola agricola ed alla costruzione di pozzi per la fruizione di acqua potabile - aggiunge il presidente di Acav Luigi Santarelli - ci dedichiamo molto all'aspetto educativo dei giovani grazie all'istituzione di corsi di formazione professionale che consentono di preparare a dovere ciabattini ed elettricisti, meccanici e saldatori, in maniera da farli entrare velocemente nel mondo del lavoro».
Nel viaggio la delegazione visiterà la scuola professionale di Koboko in Uganda ed alcuni centri agricoli del distretto, entrerà in contatto con i progetti d'emergenza per migliorare le condizioni igienico sanitarie e la salute.

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