Insegue un ladro: il complice lo investe

L’eroismo di un giovane trentino ha sventato il furto nella casa dei vicini, ma poteva costargli davvero caro: dopo aver sorpreso il malvivente, l’uomo si è lanciato al suo inseguimento a piedi ma è stato investito dal complice

di Luca Nave

Furto in villa in via MenguzzatoL’eroismo di un giovane trentino ha sventato il furto nella casa dei vicini, ma poteva costargli davvero caro: dopo aver sorpreso il malvivente, l’uomo si è lanciato al suo inseguimento a piedi e, da via Menguzzato, lo ha rincorso fino alla rotatoria tra viale Verona e via De Gasperi, a Trento. Qui lo ha raggiunto e, proprio sull’erba dell’aiuola centrale, i due sono venuti alle mani. Il ladro è però riuscito a divincolarsi e a raggiungere l’auto dove il complice lo aspettava. Rapidamente è salito mentre il giovane tentava di aggrapparsi, venendo però trascinato per qualche metro. Ne ha ricavato escoriazioni e le ruote gli sono anche passate sui piedi. Il ragazzo è stato soccorso dal 118, mentre i vigili hanno diramato l’allarme. L’auto che è fuggita in direzione sud è un’Audi di colore grigio. Alle forze dell’ordine trentine è stato fornito anche il numero di targa, che potrebbe risultare decisivo per acciuffare i ladri.

 

I malviventi hanno agito nel primo pomeriggio di ieri. L’allarme, che chiama i cellulari dei proprietari, è scattato nella villetta di via Menguzzato attorno alle 15.20, ma chiaramente i ladri stavano «lavorando» già da qualche tempo. Hanno dapprima forzato la serratura del cancelletto che affaccia verso la strada (cosa piuttosto incomprensibile: il cancelletto non è particolarmente alto e sarebbe risultato meno laborioso scavalcarlo). Poi hanno agito su tre diversi fronti: hanno forzato il portoncino, la persiana e il serramento di una finestra, e hanno pure tentato l’accesso dal balcone: i proprietari vi hanno infatti trovato una scala appoggiata. La scala è dei proprietari stessi e, normalmente, è usata per cogliere i fichi, dall’altro lato del giardino.

 

L’allarme ha dunque allertato i proprietari, che hanno chiamato vicini e forze dell’ordine. Proprio i vicini sono stati decisivi: hanno rapidamente raggiunto l’abitazione e, trovando cancello e porta aperti, sono entrati. Hanno sorpreso un ladro che si è dato alla fuga, subito inseguito dal ragazzo intervenuto insieme alla madre. La fuga, come detto, ha portato i due alla rotatoria. Qui, a vedere i fatti, è stato un altro giovane, che si trovava in viale Verona a bordo del furgone della ditta per cui è impiegato, diretto verso un appuntamento di lavoro.

 

Questa la sua testimonianza. «Sono arrivato allo stop e ho visto i due che si spintonavano sulla rotonda. Uno più anziano, direi sui 60 anni, coi capelli bianchi e di carnagione chiara. L’altro più giove, credo sui 30 anni. Il più vecchio aveva in mano alcuni grossi cacciavite. Ho inziato ad affrontare la rotonda e loro, spintonandosi, mi sono arrivati davanti, poi ho proseguito ma ho accostato, perché volevo chiamare le forze dell’ordine. Mentre telefonavo, ho visto nello specchietto che da via De Gasperi arrivava l’Audi grigia, su cui l’anziano è poi salito. Allora ho capito che la priorità era prendere il numero di targa e ho cercato il necessario per scrivere. Intanto continuavo a guardare: il giovane ha provato a trattenere l’altro, ma è stato trascinato verso il punto in cui io avevo accostato, poi ha lasciato la presa».

 

Sul posto sono giunti gli agenti della polizia municipale che hanno curato i rilievi, acquisito le testimonianze e allertato le altre forze dell’ordine di tutto il Trentino: hanno fornito marca, modello, colore e targa del veicolo. Il ragazzo è stato soccorso dall’ambulanza. Intanto, in via Menguzzato, la famiglia colpita dall’effrazione si era riunita mentre, in casa, i vigili curavano le indagini. «Da una prima analisi - riferisce una delle proprietarie - pare che siano riusciti a rovistare solo nella stanza da letto dei miei genitori. Qui non hanno trovato nulla, anche perché non c’era nulla da trovare. Mi pare che non abbiano avuto il tempo di rovistare in altri locali. Comunque faremo un’attenta analisi e domani (venerdì ndr.) faremo denuncia». Intano il fabbro era già all’opera per richiudere gli accessi forzati.

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