Vitalizi, gli ex. ora i ricorsi

La legge sui tagli agli scandalosi vitalizi d'oro dei politici non è ancora stata presentata, ma dall'associazione degli ex consiglieri è già partito il fuoco di sbarramento a difesa dei privilegi. «È una punizione priva di ragionevolezza. La nostra posizione sul disegno di legge è negativa, stiamo preparando il ricorso» dice Franz PahlI tuoi commenti

di Angelo Conte

 
TRENTO - Deve ancora essere presentata, ma la legge come annunciata dal presidente del Consiglio regionale Diego Moltrer viene bocciata dall'associazione degli ex consiglieri. «È solo un'altra punizione - afferma il presidente Franz Pahl - e soprattutto è priva di ragionevolezza». Bruno Hosp e Pahl, entrambi ex Svp, hanno chiesto intanto un incontro con il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, dopo aver incontrato nei giorni scorsi il nuovo Obmann Philipp Achammer. Che ieri, alla fine della riunione della direzione del partito ha preferito non sbilanciarsi e attendere il testo definitivo della proposta di Moltrer prima di far esprimere il partito.
 
«Vogliamo incontrare Kompatscher - afferma Pahl - per chiarire la nostra posizione in merito alla riforma dei vitalizi e sentire la sua. Parleremo civilmente e credo che l'incontro ci sarà anche perché siamo colleghi di partito e lo abbiamo sostenuto in campagna elettorale. Rossi? Non abbiamo mai avuto un invito a incontrarci, lui parla solo attraverso i mass media». Pahl, che domani sarà a Trento con Hosp e il vice dell'associazione degli ex consiglieri, il trentino Dario Pallaoro, chiarisce che «la nostra posizione sul disegno di legge Moltrer è negativa» e che «si sta preparando il ricorso». Che non sarà dell'associazione ma ci sarà «una serie di ricorsi al Tar individuali» per i quali «l'associazione darà assistenza». 
 
I ricorsi verranno presentati una volta che la legge «sarà votata e entrerà in vigore», spiega Pahl. Che boccia l'articolato su tutta la linea: «Tutti i punti sono inaccettabili» dice l'ex consigliere regionale della Svp. Ma Pahl contesta «in particolare l'articolo 8 con il quale si prevede la possibilità di mantenere il pagamento dei 210.000 euro ai consiglieri dell'ultima legislatura: perché loro possono tenerselo tutto e gli altri devono toglierlo? Ricordo che tra coloro che lo ricevono c'è anche Rossi».
Pahl ripete quindi che non trova giusto il fatto che «solo noi dobbiamo pagare un contributo ulteriore del 12% di solidarietà, mentre ne abbiamo già pagato uno in passato».
 
Insomma, la conclusione di Pahl, «questa legge è una punizione contro gli ex, senza ragionevolezza». Pahl sostiene che «abbiamo rinunciato già al 40% di quanto dovuto con la legge Thaler». Pahl contesta anche il «tasso di sconto: quello del rendistato non è mai stato applicato ai vitalizi». Un altro aspetto critico, per Pahl, è il fatto che «applicano 4 anni in meno di aspettativa di vita dell'Inps ma non il tasso di sconto dell'Inps che è dell'1,5%» e che quindi sarebbe più favorevole rispetto a quello previsto dalla legge in fieri.
 

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