«Mandiamo avanti l'economia»

Il tema è caldissimo. Ed ecco arrivare la lettera di Silvia, in risposta a quella di Elisa, che difende commesse e commessi: «Certe persone che commentano credo non abbiano la minima idea di cosa voglia dire fare un lavoro che ormai di dignità ne ha poca, perché i governi, i proprietari, le aziende e non ultimi i clienti ce l'hanno tolta! Giorno dopo giorno con passione, pazienza e anche qualche magone, andiamo al lavoro, cercando di venire incontro a ogni richiesta e desiderio non solo dei clienti, sempre più esigenti, ma anche delle nostre aziende, che ci chiedono sempre più sacrifici. Sempre più ore, più aperture, più presenze e sempre meno soldi, meno diritti, meno umanità» I tuoi commenti «Commesse siate più gentili»

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«Commesse siate più gentili»

 

Il tema è caldissimo. Ed ecco arrivare la lettera di Silvia, in risposta a quella di Elisa, che difende commesse e commessi:

 

LA LETTERA DI RISPOSTA

 

Lunedì 6 gennaio, una nota emittente radio in diretta nazionale, nella persona di due DJ si è permessa di esprimere un parere irrispettoso nei confronti dei commessi. Ci è stato detto di essere grati di avere un lavoro e di non lamentarci sempre anche se dobbiamo lavorare nei giorni festivi! Così facendo hanno insultato tutta una categoria che sta mandando ancora avanti l'economia di questo Paese: i commessi!

Il commento arriva dai DJ che conducono un programma molto seguito, che credo non abbiano la minima idea di cosa voglia dire fare un lavoro che ormai di dignità ne ha poca, perché i governi, i proprietari, le aziende e non ultimi i clienti ce l'hanno tolta!

Giorno dopo giorno con passione, pazienza e anche qualche magone, ci trasciniamo a lavoro. Lavoro che cerchiamo di svolgere sempre al meglio, cercando di venire incontro a ogni richiesta e desiderio non solo dei clienti, sempre più esigenti, ma anche delle nostre aziende, che ci chiedono sempre più sacrifici. Sempre più ore, più aperture, più presenze... Sempre meno soldi, meno diritti, meno umanità!! Non bastava la liberalizzazione introdotta da Monti che ci ha tolto le domeniche e le festività con i nostri cari, ma gli stipendi sono i più bassi e da anni non si vedono miglioramenti. No! Dal 31 dicembre 2013 siamo anche senza contratto collettivo e le proposte di rinnovo avanzate tolgono qualsiasi maggiorazione su festivi e domeniche, mettendo in pratica le domeniche lavorative allo stesso livello di un qualsiasi martedì.

Veniamo paragonati a medici, carabinieri e pompieri che lavorano anch'essi nei giorni festivi... Ma di può davvero paragonare il lavoro di chi salva la vita e di cui non si può far a meno, con il lavoro dei commessi?
A tal riguardo vorrei solo capire... Ma le persone prima della liberalizzazione e delle aperture domenicali, orari prolungati ecc., moriva di fame?

Ora ci dobbiamo continuamente sentir dire dai nostri datori di lavoro, dai clienti e dal governo che, in tempi di crisi, dobbiamo ringraziare di avere un lavoro, di non lamentarci e di pensare a chi sta peggio. Bella filosofia quella del "pensa che c'è chi sta peggio di te", come se questo dovesse farci star meglio o confortarci. Passi per queste 3 categorie che sono inattaccabili. L'azienda che sennò ti licenzia, il cliente che manda un reclamo in azienda e il governo che, ahimè ha problemi più grandi a cui pensare... (Detto ironicamente)!

MA... Eccolo il ma, MAIUSCOLO fra l'altro. Non accetto che una radio, nelle persone di alcuni speaker, insulti me è tutta una categoria di ONESTI lavoratori! Basta con questa storia che dobbiamo ringraziare di avere un lavoro! A che pro poi? Il lavoro non dovrebbe essere un diritto come sancito dall'art. 4 della nostra Costituzione? Non abbiamo forse il DIRITTO di avere un lavoro per vivere? No. Addirittura veniamo scherniti e insultati da "cabarettisti"? Basta con queste affermazioni mitologiche che il lavoro domenicale o festivo è ben retribuito! Il 30-35% in più in busta paga, finora percepito, non giustifica il fatto di dover rinunciare a stare con i nostri mariti, al non poter vedere crescere i nostri figli, assistere i nostri genitori o cari. Pensate che quella miseria giustificasse il fatto di dover rinunciare a tutti questi "privilegi"? Si perché per un commesso qualsiasi di privilegi si tratta! Non credo. Basta con questa becera mala informazione che ci rende schiavi e alla merce di chiunque. La liberalizzazione doveva portare più posti di lavoro? Altro mito da sfatare perchè molte aziende non solo non hanno assunto nuove forze lavorative, ma hanno semplicemente spalmato le ore su chi già lavorava per loro. La liberalizzazione doveva far ripartire l'economia del nostro Paese? Assurdo! Perchè? Perchè i soldi che non ho durante la settimana fatta di 6 giorno non compaiono magicamente nel mio portafoglio la domenica o i giorni di festa. E poi diciamo tutta la verità: più aperture vuol dire più spese per le aziende (luce, gas, riscaldamento o climatizzatore) e queste spese in più vengono spalmate sui prezzi. E' anche questo che il cliente finale paga e per il quale il COMMESSO viene aggredito e colpevolizzato. Assurdo!!!

Ho espresso alla redazione della radio il mio totale disappunto, ricambiato dal silenzio! Molto miei colleghi commessi hanno espresso a loro volta questo disagio che è stato quasi RIDICOLIZZATO da un'emittente radiofonica PURTROPPO troppo seguita.

Chi non fa il nostro mestiere... Chi non lo vive... Non dovrebbe permettersi di emettere sentenze del genere.

Perché scrivo a voi? Perché vorrei dar voce a tutti i miei colleghi che purtroppo voce non ne hanno più!

Spero che grazie a voi la voce dei COMMESSI abbia più risalto perché, come si ha rispetto verso un medico, un avvocato, un commercialista, "solo" perché hanno studiato, lo si deve anche a noi. Noi che forse non avremo studiato, ma che ci confrontiamo ogni giorno con 1.000.000 di realtà diverse, sempre, o quasi, col sorriso sul viso, e che per 1.000-1.200€ al mese per oltre 45/50 ore la settimana dobbiamo sempre sentirci dire: "Ringrazia di avere un lavoro!" Apro una breve parentesi anche qui... Chi lo dice che il commesso è un ignorante che non ha studiato e per questo si accontenta di un lavoro "semplice"? Lo sapete quanti laureati in Italia fanno i commessi? Perchè? Perchè chiedetelo ai nostri politici. Gente con lauree che fa il commesso per necessità, ma che poi magari si è innamorato di questo mestiere. Ebbene anche loro hanno lo stesso diritto di essere trattati come qualsiasi altra categoria lavorativa, cioè con rispetto ed educazione. NO! Io non ringrazio più nessuno se ho un lavoro, perché se oggi lavoro e porto a casa uno stipendio, che non mi basta quasi per vivere, lo devo alla mia forza di volontà e alla mia infinita pazienza che mi fanno ingoiare tutto o quasi.

Oggi dico NO!!! Non è giusto. IO, e tutti i COMMESSI italiani, valiamo!!! Valiamo tantissimo. Valiamo proprio come un avvocato, un medico, un poliziotto, un commercialista... Se non addirittura di più, visto che a volte, oltre a dover fare il nostro lavoro, svogliamo il compito di badante, dog sitter, baby sitter, psicologa, veggente, interprete ecc...

Quello che chiedo in nome di tutti i commessi e di tutte le commesse come me, è rispetto per la nostra professione! Nulla di più... Nulla di meno!
Abbiamo anche noi una famiglia, come voi! A volte abbiamo delle giornate negative e a volte anche se stiamo male siamo comunque a lavoro per senso del dovere o per senso di correttezza verso le nostre colleghe. Ricordatevi cari clienti che giorno dopo giorno "popolate" i negozi e i centri commerciali che il "BUONGIORNO" ANCORA NON SI PAGA!!! I sorrisi sono sempre bene accetti e, la cortesia nei nostri confronti sarà ripagata con professionalità, gentilezza e affabilità!

 

 

Grazie mille

Silvia una CIP da Bolzano

 

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