Tassa sulle sigarette elettroniche «Così ci massacrano»

Un aumento della tassazione sulle sigarette elettroniche che dovranno pagare il 58,5% sul prezzo di vendita. Il provvedimento è previsto dal decreto che rinvia l'Iva e, per il solo Trentino, dovrebbe valere attorno al milione e mezzo di euro. «Lo Stato - spiega Aldi Cekrezi della Confesercenti - non sa dove trovare i soldi e impone una tassazione che rischia di massacrare i negozi del settore e anche chi, in provincia, produce per il comparto delle sigarette elettroniche». L'altra faccia della medaglia è quella dei tabaccai: «La situazione potrebbe favorire un ritorno dei clienti sulle sigarette tradizionali» spiega Cekrezi

Un aumento della tassazione sulle sigarette elettroniche che dovranno pagare il 58,5% sul prezzo di vendita. Il provvedimento è previsto dal decreto che rinvia l'Iva e, per il solo Trentino, dovrebbe valere attorno al milione e mezzo di euro. «Lo Stato - spiega Aldi Cekrezi della Confesercenti - non sa dove trovare i soldi e impone una tassazione che rischia di massacrare i negozi del settore e anche chi, in provincia, produce per il comparto delle sigarette elettroniche». L'altra faccia della medaglia è quella dei tabaccai: «La situazione potrebbe favorire un ritorno dei clienti sulle sigarette tradizionali» spiega Cekrezi.
Intanto, ieri, il ministro alla salute Beatrice Lorenzin ha firmato il provvedimento che vieta la vendita delle sigarette elettroniche agli under 18 e il loro uso nelle scuole. «Una decisione che trovo corretta - afferma Loretta Nardon del negozio Puff di S. Martino - sia sulla vendita agli under 18, che non facciamo già, sia per le scuole. Le tasse in più? Stiamo aspettando di capire cosa cambierà».

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