Dopo trent'anni, addio a tutti i semafori in piazzale Orsi: spento anche l'ultimo
La rotatoria sul finire degli anni Novanta era costellata da una selva di impianti luminosi per regolare la circolazione: una ventina, alcuni addirittura dentro la rotonda. Ma con l'apertura nei giorni scorsi del sottopasso, anche l'ultimo impianto è sono andato in soffitta
NOVITÀ Piazzale Orsi, rimossa la passerella: ora c'è il sottopasso ciclopedonale
TRENTO. Un record la rotatoria di piazzale Orsi se l'era guadagnato: sul finire degli anni Novanta il trafficatissimo anello era costellato da una selva di semafori per regolare la circolazione dei mezzi e gli attraversamenti pedonali da e per la stazione dei treni. Una ventina di dispositivi luminosi, alcuni dei quali addirittura anche all'interno della rotatoria stessa, che era stata oggetto di sfottò da parte di Beppe Grillo durante uno spettacolo al palazzetto dello sport.
Altri tempi, altre modalità di gestire il traffico (c'era il piano a firma dell'ingegner Gelmini con l'allora assessora Manuela Bruschetti) con situazioni completamente diverse rispetto alle attuali come ricorda l'ingegner Andrea Larcher che con il collega Paolo Benedetti erano i responsabili della mobilità per il Comune. Tutto questo da oggi è soltanto un ricordo perché anche l'ultimo semaforo di piazzale Orsi ha smesso di funzionare e presto verrà rimosso.
Dopo l'installazione nella primavera del 2018 della passerella e soprattutto con l'apertura nei giorni scorsi del sottopasso in anticipo di otto mesi rispetto alla data prevista, i semafori sono andati in soffitta proprio perché, per consentire il passaggio dei pedoni, rallentavano la circolazione dei veicoli. Pedoni che da l'altroieri hanno tutte le indicazioni chiare (dopo l'assenza di informazioni come avevamo rilevato in concomitanza con l'inaugurazione del tunnel) sui passaggi dedicati da corso Rosmini e dalla statale alla stazione dei treni e viceversa.
Da corso Rosmini (lato sud) ora è chiaramente indicato con mega cartelli l'accesso al sottopasso dopo aver attraversato parco della Madonna delle Grazie per scendere quindi le scale in prossimità del residence e risalire in superficie (anche con l'ascensore che può contenere una bicicletta) all'ingresso della stazione dei treni.
E il percorso inverso? Non c'è confusione o possibilità di sbagliare per raggiungere il centro: la cartellonistica indica senza possibilità di errore il sottopasso (a destra) o per chi si trova costretto ad usare una carrozzina un percorso a sinistra che porterà fino al nuovo attraversamento pedonale sulla statale a nord del Cfp Veronesi. Un percorso che non prevede semafori e che è stato delimitato da una serie di protezioni per evitare pericolosi passaggi a piedi all'interno della rotatoria. Reti e transenne provvisorie a giorni lasceranno spazio alle barriere che "accompagneranno" direttamente al nuovo passaggio pedonale. Senza pedoni e senza semafori, gli automobilisti ringraziano.