Rovereto / Urbanistica

San Giorgio perde la battaglia: sì al cantiere, ma ci sarà il vallotomo anti rumore

Il quartiere ha raccolto centinaia di firme per bloccare il progetto ma alla fine, dopo il via libera del consiglio comunale, è arrivata l’approvazione definitiva da parte della Provincia. Nell’area sorgerà una nuova rivendita all’ingrosso di materiale edile

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di Nicola Guarnieri

SAN GIORGIO. Dopo mesi di discussioni e contestazioni, supportate da una raccolta firme per dire «no» all'intervento, la lottizzazione dell'ex cava Torelli a San Giorgio è stata confermata anche dalla Provincia.

Le proteste, insomma, sono servite per dilatare i tempi, ma alla fine piazza Dante ha dato il via libera al progetto ancorché con alcune modifiche, su tutte la realizzazione di un vallotomo verde per mitigare l'inquinamento acustico. La variante non sostanziale al Piano regolatore è conseguente a quella del Piano attuativo di iniziativa privata e, come detto, prevedeva un passaggio obbligatorio in giunta provinciale. Che adesso ha approvato l'iniziativa pur con le modifiche apportate dal servizio urbanistica e tutela del paesaggio.

Gli esperti, per capirci, hanno riconosciuto che non ci sono consumo di suolo o ricorsi ad espropri. Anche le verifiche geotecniche hanno dato esito positivo all'intervento. L'unica vera perplessità era il rumore che, considerando il passaggio dei camion e il passaggio a zona produttiva - e dunque fuori dalla classificazione a basso impatto nonostante la presenza di case di abitazione - presuppone «tamponi» per mitigare il fastidio ai residenti. Il rumore, comunque, non sarebbe prodotto da impianti fissi ma, appunto, dall'aumento di traffico.

Per questo la Provincia ha suggerito l'installazione di un apposito schermo protettivo lungo il confine Ovest proponendo un vallotomo rinverdito.Avanti, quindi, con la lottizzazione sull'ex cava Torelli nonostante il parere assolutamente contrario del quartiere e delle opposizioni in consiglio comunale visto che, a novembre, ad approvare l'intervento era stata la sola maggioranza. Insomma, si tira dritto anche se, a questo punto, si mina il rapporto tra palazzo Pretorio e i famosi «occhi e orecchie sul territorio»: i quartieri.

La giunta Valduga, per capirci, in aula Malfatti ha fatto spallucce, ricordando che quello dei rioni è solo un parere consultivo. Il caso, comunque, potrebbe non essere ancora chiuso definitivamente. Perché aleggia lo spettro della corte dei conti. Un'ipotesi preannunciata alcuni mesi fa dal commissario di Fdi Marco Zenatti che ha posto l'accento sui presunti danni economici a carico della collettività. Oltre, chiaramente, a contestare l'utilizzo di suolo pubblico anziché tutelarlo.

Il lotto a destinazione omogenea destinato all'edificazione di San Giorgio si sviluppa su una superficie di circa 7.700 metri quadrati. Il progetto di lottizzazione coinvolge, quale superficie proposta in cessione ai fini dell'allargamento di via San Giorgio, un terreno di proprietà della parrocchia di San Giorgio. Per contro, la società Schönsberg snc appronterà dei parcheggi nell'ambito della propria proprietà da destinare al patrimonio parrocchiale. Questo ulteriore spazio deputato alla sosta, indipendentemente dall'assetto patrimoniale, contribuirà a soddisfare la necessità di spazi da destinare alla sosta nell'ambito del compendio frazionale.

La società «Immobiliare Schönsberg snc» e la parrocchia hanno sottoscritto il 6 maggio scorso una scrittura privata tesa a regolare i relativi rapporti patrimoniali. In particolare dalla lettura della stessa emerge l'impegno da parte della società promotrice dell'iniziativa edilizia alla cessione a titolo gratuito di parte della proprietà alla parrocchia ed alla realizzazione a proprie cure e spese di uno spazio a parcheggio funzionale al polo civico-religioso.

L'intento aziendale è dunque quello di proporre, in tale ambito, una costruzione di valenza artigianale-commerciale. Di contro la società prospetta per l'amministrazione comunale la cessione gratuita di una pluralità di suoli per una superficie complessiva di circa 4.400 metri (di cui 300 di proprietà della parrocchia), finalizzati a rendere possibile il potenziamento delle opere urbanizzative relative al quartiere con l'approntamento di un parcheggio pubblico, verde pubblico, spazi e relativi equipaggiamenti di pubblica utilità. Altre porzioni di terreno serviranno per l'allargamento e il potenziamento della viabilità in via San Giorgio, per la realizzazione di una nuova tratta viaria posta ortogonalmente alla strada quale collegamento tra la stessa e via Cavalcabò.

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