Servizi / Il caso

Sistema in tilt: annullata la gara di gestione per il bar dell’ospedale di Rovereto

Il bando pubblico, esperito alla fine dello scorso novembre, riguardava, oltre alla gestione del bar del Santa Maria del Carmine, anche quello interno all'ospedale di Arco e del Centro servizi sanitari di Riva del Garda 

ROVERETO. Annullata la gara per la gestione del bar dell'ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto. Colpa del sistema informatico della Provincia, andato in tilt proprio nei minuti precedenti la fine dei termini per la presentazione delle offerte. Un inconveniente tecnico che ha indotto il Servizio appalti di Piazza Dante ad annullare tutto. Ora la gara dovrà essere ripetuta.

Il bando pubblico, esperito alla fine dello scorso novembre, riguardava, oltre alla gestione del bar del Santa Maria del Carmine, anche quello interno all'ospedale di Arco e del Centro servizi sanitari di Riva del Garda. Aveva una durata di cinque anni ed un valore complessivo stimato della concessione di oltre 5 milioni e 705 mila euro, la maggior parte dei quali riguardanti il solo nosocomio lagarino, che solo valeva 4,5 milioni.

L'obiettivo, come specificato nella documentazione del bando, era quello di «assicurare la gestione del servizio bar interno a favore degli utenti e del personale interno ed esterno operante nelle strutture» con «vendita di articoli di prima necessità per l'igiene personale e di riviste e quotidiani», visto che l'ospedale è paradossalmente sprovvisto, ormai da anni, di un'edicola.

Si chiedeva inoltre, vista la particolare delicatezza del servizio, che l'offerta fosse «modulata in funzione dei diversi momenti della giornata, in linea con le varie esigenze dell'utenza, in armonia alle condizioni di mercato», e se ne indicava inoltre l'orario minimo di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 6 alle 18 e il sabato dalle 6 alle 16, ampliando così il limitato orario di gestione attuale (dal lunedì al venerdì con orario 6-17).

Un orario causa di malumori, in quanto giudicato insufficiente per le esigenze di personale, degenti e parenti in visita. Prima del Covid si apriva anche nei weekend, ma la pandemia ha cambiato tutto.Questo bando doveva essere la svolta della situazione. Ma l'intoppo informatico ha rimandato tutto, nonostante l'opposizione dell'unica azienda, la Hermes Srl, che era invece riuscita a depositare per tempo la propria offerta.

La sua tesi secondo la quale l'unico altro operatore economico interessato sarebbe stato imprudente nel presentare la propria offerta all'ultimo minuto disponibile (sfortunatamente proprio in concomitanza con l'intoppo tecnico sulla piattaforma online) non ha convinto il dirigente provinciale Antonio Tita, che ha provveduto ad annullare tutto.

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