Animali / Il caso

Casa troppo sporca, a rischio sanitario: sequestrati i cani alla coppia di residenti

I due pastori tedeschi, mamma e cucciolo, sono stati trasferiti al parco canile di Rovereto: tanto inconsapevoli corresponsabili della situazione, quanto in pericolo. Da mesi le denunce dei condomini. Leggere l’ordinanza del sindaco Valduga dà i brividi 

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di Matthias Pfaender

BORGO SACCO. Quando i responsabili dell'Azienda sanitaria ed i vigili urbani sono entrati, hanno trovato una condizione di degrado e sporcizia allucinante. Così grave da costringere l'autorità pubblica ad ordinare, oltre a tutta un'altra serie di interventi, anche il sequestro temporaneo di due cani che vivevano, con i loro padroni, in un appartamento di un condominio di Borgo Sacco.

I due pastori tedeschi, la mamma ed il suo cucciolo, sono stati trasferiti al parco canile di Rovereto sia perché i cani erano di fatto incolpevoli corresponsabili della situazione critica sul piano sanitario; sia perché le condizioni di incuria in cui erano costretti a vivere erano tali da mettere a rischio anche la loro stessa salute.

Le telefonate e le denunce da parte degli sfortunati vicini di casa nel condominio roveretano andavano avanti da parecchi mesi. Denunciavano che i due residenti, la coppia M.M di 44 anni e A.F. di 43, che risiedevano nell'alloggio di proprietà del padre di uno dei due, tenevano il loro appartamento al piano terra ed il piccolo giardino di pertinenza in condizioni tali da costituire un pericolo per la salute di chiunque si fosse avvicinato e, evidentemente, anche per chi aveva la sfortuna di vivere nello stesso stabile.

Leggere l'ordinanza con cui il sindaco di Rovereto Francesco Valduga, che la legge indica come ultimo responsabile della condizione di salute della popolazione sul suo territorio, dispone la pulizia e la messa in sicurezza dell'area dà i brividi. «Da una stanza occupata da una femmina e da un cucciolo di pastore tedesco - scrivono i tecnici - fuoriusciva un forte effluvio maleodorante probabilmente sviluppato dal contatto dell'ammoniaca, presente nell'urina degli animali, con il pavimento in legno».

E ancora: «Nel giardino esterno ed in una piccola zona compartimentata con una rete metallica alta circa un metro, posta in adiacenza al muro esterno dell'abitazione ed al di sotto della proiezione del poggiolo del primo piano, vi sono numerosi escrementi in stato di decomposizione».

Di fronte alle contestazioni dei vigili urbani e del personale Apss i due residenti hanno ammesso «di non curarsi con solerzia del mantenimento di normali condizioni di igiene del giardino e pertinenze in quanto è loro intenzione trovare a breve una diversa collocazione abitativa, e di avere già individuato allo scopo una situazione adatta alle loro esigenze».

Una spiegazione ovviamente non sufficiente per l'autorità pubblica, che ha ordinato la pulizia urgente dell'appartamento, «finalizzato a superare le problematiche igienico sanitarie e la situazione di grave incuria o degrado che limita fortemente, creando pregiudizio, la vivibilità del limitrofo contesto residenziale, denunciata già in passato dai residenti nello stesso palazzo, che rilevavano una grave situazione sotto il profilo delle condizioni igieniche-sanitarie con grave deperimento della vivibilità complessiva». 

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