Rovereto / Ambiente

Rivoluzione nella raccolta dei rifiuti: via i cassonetti dai condomini

Il secco residuo si lascerà in strada dentro il sacco grigio. Per i palazzi con più di 20 alloggi arriveranno i cestoni metallici per l’indifferenziato

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Un passetto alla volta la modalità di raccolta differenziata dei rifiuti sta cambiando per cercare di essere ancora più «spinta» e rispettosa del pianeta. L'ultima novità introdotta da Comune e Dolomiti Ambiente riguarda il residuo nei condomini. Una scelta, questa, per andare incontro alle necessità delle palazzine più virtuose e favorire una più corretta raccolta del residuo.

«Si tratta di un cambiamento che nasce dallo studio di quanto avviene sul territorio e che riguarda solo le realtà condominiali. - spiega l'assessore Andrea Miniucchi - Da qui alla fine dell'anno continueremo a monitorare l'andamento, prestando particolare attenzione a quelle situazioni che hanno fabbisogni speciali e che necessitano maggiore periodicità del conferimento».

Per i cittadini che vivono in case singole, dunque, non cambia nulla. Diverso, invece, il discorso per i condomini fino a 20 appartamenti da cui spariranno i cassonetti verdi in cui, dal primo ottobre, si gettavano i nuovi sacchi grigi con la «monnezza» indifferenziata. Le borse della spazzatura, dunque, dovranno essere esposte nello spazio lasciato libero dal bidone, facendo attenzione al calendario di raccolta abituale.

Nei condomini più grandi, con più di 20 alloggi, i cassonetti saranno invece rimossi e sostituiti da cestoni metallici in cui si potrà depositare la spazzatura non riciclabile. «La rimozione dei cassonetti - ricordano in Comune - è sempre annunciata ai condomini con avvisi all'ingresso e concordata con l'amministratore condominiale che segnala a Dolomiti Ambiente particolari esigenze, per le quali vengono individuate soluzioni specifiche. La novità permetterà di avere maggiore efficienza nella raccolta visto che spesso nei condomini più virtuosi i cassonetti da svuotare erano semivuoti».

Questa novità nella raccolta differenziata, però, ieri ha giocato un brutto scherzo ad alcuni residenti. Perché il black out comunicativo ha avuto il sopravvento e gli inquilini, quando sono scesi in strada per gettare il rifiuto secco nei tradizionali cassonetti verdi, non li hanno più trovati. Gli operatori di Dolomiti Ambiente, infatti, li hanno prelevati come previsto dal nuovo corso ma, come detto, nessuno lo sapeva.Le rimostranze, ovviamente, non sono mancate. Partendo da Lizzanella. «Per forza! - tuona l'ex consigliere comunale Gianpaolo Ferrari - Ma come si fa? Per altro quei sette cassonetti li abbiamo comperati come condominio e con il lucchetto. Ed ora sono spariti. Potrebbe anche essere un furto da un certo punto di vista. Quello che fa arrabbiare è che nessuno ci ha avvisato».Quanto successo nel rione Sud non è un episodio isolato. Le stesse lamentele, infatti, sono arrivate anche dalla parte opposta della città, al Brione. Che il Comune e Dolomiti Ambiente stessero per modificare il sistema di raccolta era già noto dall'introduzione dei sacchi grigi. Ma di eliminare i cassonetti, ad oggi, almeno pubblicamente non se n'è parlato. Chiaro, quindi, che al primo ammanco la gente si sarebbe infuriata.

«Più che un'amara sorpresa - continua Ferrari - è stato un colpo che ci ha fatto arrabbiare. Primo perché si sono portati via i nostri bidoni e secondo perché tutti ci siamo chiesti dove lasciare i sacchi grigi: per strada, magari col rischio di una multa per abbandono di rifiuti? Anche perché nessuno ci ha segnalato i giorni di raccolta dell'immondizia, tanto per seguire il protocollo della differenziata».La novità, dunque, sembra essere partita male. Ma l'occasione è comunque buona per alcuni suggerimenti a chi si occupa di rifiuti. «I sacchetti di carta per l'umido non vanno bene: - sottolinea Ferrari - si bucano, si sfaldano e bisogna sempre inserirli in un contenitore di gomma o in una busta della spesa. Perché non cambiarli e consegnarne di più resistenti? In fin dei conti ci impegniamo tutti per la differenziata e, non a caso, abbiamo superato l'80%».

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