Rovereto / Il caso

Un altro raid dei vandali: devastati i giochi dei bambini. Esplode l'indignazione

Ancora le aree verdi e i parchi pubblici nel mirino di ragazzotti annoiati e senza controllo. In un anno danni per 100mila euro

ROVERETO. Vandali e incivili: ancora una volta nel mirino i giochi per i bimbi nei parchi della città. L'ultimo episodio di vandalismo è successo a Marco, nel parco alle spalle del centro civico, dove i soliti teppistelli hanno danneggiato i nuovissimi giochi acquistati dall'amministrazione comunale con un appalto complessivo per 210mila euro.

Ora, con altri costi a carico delle casse pubbliche, sono stati ripristinati. Almeno fino al prossimo atto vandalico. Un'emergenza che rimanda con sempre maggior frequenza alla richiesta di una più capillare video-sorveglianza. «Neppure qualche settimana di tempo dopo averli collocati - ha ammesso l'assessore alla Qualità urbana Andrea Miniucchi nel corso dell'incontro con le circoscrizioni qualche sera fa - e siamo alle solite. Altri danni che insieme a quelli dei bagni pubblici finiscono con il costare ogni anno alle casse pubbliche un occhio della testa».

Non si tratta solo di soldi: i vandalismi costano un impegno straordinario agli operai del cantiere comunale. Non solo: in alcuni casi il municipio deve ricorrere alle ditte esterne per le riparazioni. Ma, come sempre, a parlar chiaro sono le cifre.

Nei primi cinque mesi dello scorso anno la spesa per gli interventi era stata di 30mila euro. Perciò fino alla fine dell'anno i costi potrebbero aver prosciugato quasi interamente la cifra messa a bilancio dalla giunta per l'ordinaria manutenzione, che si aggira intorno ai 100mila euro. Fra l'altro a Marco le altalene, gli scivoli, e i giochi a molla risalivano agli anni Novanta. Tanto che l'amministrazione aveva deciso di rinnovarli interamente, a cominciare dal tappetino antitrauma. L'appalto, deciso alla fine dello scorso anno, riguardava anche i parco alle Pozze di Noriglio e quello "Gino Colorio" del Brione.

In tutti questi casi le installazioni ludiche erano troppo rovinate per la manutenzione ordinaria. Peraltro i costi dell'opera pubblica sono stati elevati. Basti dire che per la soletta si aggirano intorno ai 120 euro al metro quadro, se si sceglie di collocare la ghiaia e la corteccia, che sono durevoli, eco-sostenibili e apprezzabili sul piano estetico. Inoltre nelle spese va anche considerato quello della demolizione del vecchio tappetino, che sottostà allo strato di gomma. Un lavoro per altri 30mila euro.Ma, dopo tutte questi importi sborsati, a Marco neppure è stato lasciato il tempo ai bimbi di farci l'abitudine, che sono stati danneggiati. «A rovinarli, con tutta probabilità, sono stati dei ragazzotti troppo grandi per giocarci.

Certo la comunità di Marco - ha spiegato il presidente della circoscrizione Andrea Vaccari - ha apprezzato che l'intervento dell'amministrazione sia stato tempestivo e, almeno in questo caso, a costo zero. Visto che ci si è avvalsi della garanzia con la ditta appaltatrice. Però rimane un dato di fatto su cui riflettere: il timore che si ha quando si colloca qualcosa di nuovo e di bello in un luogo pubblico. Poiché diventa un possibile bersaglio di un atto deliberato di distruzione. Un problema che rimane aperto è quello dell'educazione degli adolescenti, che non sono seguiti dalle famiglie. Un deterrente potrebbe essere quello della video sorveglianza per il parco giochi come per le strutture sportive e le aree di aggregazione».

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