Energia / I rincari

Mart, missione risparmio: led e pellicole ad alta tecnologia sui lucernari per diminuire la dispersione termica

La direzione precisa: “Interventi non risolutivi, ma è importante, fare la nostra parte per consumare meno. Abbiamo comunque in cantiere altre soluzioni”

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Il costo dell'energia è alle stelle e ognuno, in questo momento, sta cercando di contenere le spese. Soprattutto gli enti pubblici o parapubblici che hanno scelto di limitare il consumo abbassando l'intensità dei lampioni o, tutt'al più, spegnerli nelle ore di passaggio zero. Nel conto totale, però, rientrano altri ambiti che sono decisamente attaccati alla bolletta.

Parliamo, per esempio, dei musei che, di loro, devono mantenere una temperatura costante. Perché le opere d'arte vanno preservate per l'umanità, a prescindere dalla politica e dal caro bollette.

Il Mart - tanto per citare il centro culturale più importante del Trentino - da tempo ha deciso di allestire le nozze con i fichi secchi. E non è certo una presa in giro. Il polo disegnato all'archistar Mario Botta in corso Bettini, per capirci, ha preso di petto la questione per cercare di risparmiare energia il più possibile. Risultato? Ha rivestito con speciali pellicole i vetri dei lucernari posti sul tetto. Riflettendo la luce, queste pellicole limitano l'ingresso e l'uscita del calore mantenendo gli ambienti più freschi in estate e impedendo dispersioni termiche in inverno con conseguente significativo risparmio di energia.

La superficie interessata, tanto per snocciolare delle cifre, non è certo misera visto che il Mart, solo di sale per allestire esposizioni artistiche, occupa circa 5mila metri quadrati. Cercare di sopravvivere ai rincari eccessivi, dunque, è doveroso e non certo un vezzo. Tanto che, nei mesi scorsi, all'interno della struttura le lampade che illuminano gli spazi delle mostre sono state via via sostituite con lampadine Led di nuova generazione.

Infine, da svariati anni, il Mart si impegna per ridurre i consumi energetici: tutti gli apparecchi informatici hanno il marchio "EnergyStar", che garantisce qualità e efficienza energetica, e sono dotati di funzioni che riducono il consumo di energia, inchiostri e carta. E poi, da direttive diramate dalla Provincia, ogni ufficio deve spegnere luci e Pc quando l'addetto esce. Il risparmio, ovviamente, non è certo milionario ma abbatte comunque di svariati punti percentuali il consumo.

Tradotto vuol dire soldi risparmiati e sopravvivenza del museo senza incidere, come sempre, sulla gente, magari con l'aumento del biglietto di ingresso.Le soluzioni studiate dal Mart, insomma, aiutano a contenere i costi in previsione di un inverno da «massacro» che, conti alla mano, potrebbe anche obbligare a chiudere.

«Abbiamo in cantiere altre soluzioni per cercare di risparmiare energia. - rilanciano al museo - Magari non saranno interventi che salveranno il mondo e nemmeno che ci renderanno autosufficienti dal punto di vista energetico, ma di sicuro è nostra intenzione provare a risparmiare».

Ognuno, dunque, fa la propria parte e la scelte di rivestire i lucernari con pannelli riflettenti aiuta a sprecare di meno tanto in inverno (con il caro bolletta) che in estate (con l'aria condizionata).

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