Rovereto / Il caso

Furto al ristorante cinese di via del Garda, il titolare: «Aiutatemi a trovare il ladro»

Anche sui social l'appello del commerciante che ha messo a disposizione delle forze del'ordine le immagini della videosorveglianza: si vede un uomo mascherato, con felpa e cappuccio che entra nel locale e ne svuota la cassa. Poi se ne va su una Mercedes station wagon

ROVERETO. «Non è tanto il furto di qualche migliaio di euro, o il danno alla porta di entrata. È che non posso accettare che qualcuno entri impunemente in casa d'altri, e in cinque minuti rubi quello che le persone per bene ci mettono un mese a guadagnare. Non è giusto. Noi ci facciamo il culo sette giorni su sette per andare avanti, e queste persone non possono cavarsela così».

Così Francesco Yang, titolare del ristorante Suyoshi Asian Fusion di via del Garda, spiega la scelta di pubblicare sui social network cittadini i filmati del furto che ha subito sabato.

Lanciando un appello: «Cari clienti, vi chiediamo condivisione massima».Il colpo è andato in scena verso le 7.30 del mattino. Un uomo, presumibilmente giovane, grande corporatura, con una felpa con cappuccio e maschera bianca integrale, ha forzato la porta di ingresso del ristorante etnico, è entrato nel ristorante, ha svuotato la cassa e il fondo cassa trovato nei cassetti sotto il bancone, e se ne è andato. Non più di cinque minuti di "lavoro", sotto gli occhi delle telecamere di sicurezza, che coprono l'interno e l'area esterna dell'esercizio.

«Questo ragazzo - spiega Yang - è arrivato da Mori e se ne è andato su via del Garda a bordo del suo Mercedes station wagon classe C, anno 2002-04. Non è una macchina molto diffusa, spero che qualcuno possa vederlo e farci sapere qualcosa, o avvisare i Carabinieri, ai quali abbiamo fatto denuncia».Ma la denuncia alle forze dell'ordine, per il giovane titolare del ristorante, aperto nel 2014, non basta.

«Non vedo perché dovrei restare in silenzio e non far sapere a più persone possibile cosa è successo. Magari lo stesso autore del furto ha scoperto di essere stato ripreso, e sa che ora non può girare come prima a bordo della sua auto. Magari se ne dovrà prendere un'altra. O forse capirà che non è più il caso di farsi vedere in giro con quell'auto».

«Non punto certo a rientrare dei soldi - sottolinea il titolare del ristorante - ma non potevo stare fermo di fronte a una cosa del genere. Già facciamo i salti mortali per riuscire a portare avanti la nostra attività, con tutte le difficoltà di questo periodo, a cominciare dal caro bollette. Questa gente non può in cinque minuti appropriarsi dello stipendio di un mese delle persone normali».

L'appello via social ha ottenuto molte risposte di solidarietà da parte di clienti e colleghi, ed ancor più condivisioni. È tutto da vedere però se potrà aiutare il lavoro delle forze dell'ordine. Ma.Pf.

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