Politica / La campagna

Salvini a Rovereto torna sulla questione sanzioni alla Russia

"Non fermano la guerra, ma se vogliamo andare avanti andiamo avanti. L'Europa delle sanzioni ha però il dovere di aiutare gli italiani a pagare le bollette"

ROVERETO. Cominciano a sfilare anche in Trentino i capi dei partiti nazionali. Oggi è la volta di Matteo Salvini, numero uno della Lega, che dopo una tappa a Bolzano ha incontrato i cittadini a Rovereto.

Salvini ha rilanciato anche dalla Vallagarina la sua critica sull'approccio Ue di fronte all'invasione dell'Ucraina: "La vera emergenza oggi sono bollette. Le sanzioni contro la Russia non fermano la guerra, ma se vogliamo andare avanti andiamo avanti.

L'Europa delle sanzioni ha però il dovere di aiutare gli italiani a pagare le bollette. Roma e Bruxelles intervengano per abbassare le bollette", ha detto durante la visita in cui era accompagnato dai candidati locali della Lega.

Salvini ha affrontato anche temi locali, a cominciare dall'autonomia locale che - ha detto - "non si tocca". Giusto due giorni fa sul tema la Svp aveva criticato pesantemente Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni, accusati di avere un atteggiamento ostile verso il diritto delle minoranze all'autogoverno.

Salvini a Rovereto torna sulla questione bollette e sanzioni alla Russia

Cominciano a sfilare anche in Trentino i capi dei partiti nazionali. Oggi è la volta di Matteo Salvini, numero uno della Lega, che dopo una tappa a Bolzano ha incontrato i cittadini a Rovereto

Salvini ha fatto riferimento anche a un recente episodio drammatico della cronaca roveretana (un uomo aggredito sotto casa da un gruppo di giovanissimi): "Per contrastare le baby gang diciamo che serve il servizio militare obbligatorio", ha detto il segretario della Lega. "Vorrei un Paese, con più sicurezza, più figli e più tempo libero per i lavoratori per godersi la vita", ha aggiunto.

Chimato in causa anche sul tema dell'università e della carenza di medici, Salvini ha proposto di togliere il test d'ingresso: "Almeno il primo anno togliamo il numero chiuso alle università scientifiche, poi andranno avanti i più bravi".

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