Rovereto / Giustizia

Violenza sessuale contro una donna fragile, trentunenne condannato a dieci anni

Sentenza nei riguardi di un cittadino tunisino che da anni risiede in città. Lunghe e complicate le indagini per cercare di fare luce sulla drammatica vicenda, alcune donne ora sono accusate di falsa testimonianza per aver cercato di scagionare l'imputato

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ROVERETO. Una condanna a dieci anni di reclusione in carcere per violenza sessuale. Una condanna davvero pesante, che la procura di Rovereto ha emesso nei confronti di Ayoub Zarai Saber, trentunenne tunisino di origine, ma residente in città da diversi anni.

Si tratta di una persona nota alle forze dell'ordine ed anche alla procura, che lo teneva sotto controllo da tempo.

Il suo nome era legato al mondo dello spaccio di droga, era conosciuto in quell'ambiente con un ruolo, pare, di controllo della piazza. Ma per questo reato non era stato condannato.

La violenza sessuale nei confronti di una donna fragile, invece, è stata appurata durante l'indagine della procura di Rovereto, durata mesi, e del collegio giudicante formato dai giudici Fabio Peloso, Riccardo Dies e Monica Izzo che ha sentenziato una pena esemplare.

Tutto è partito dalla denuncia che era stata presentata dal tutore della donna. Lei si era confidata con il suo rappresentante legale, gli aveva raccontato l'accaduto, e quest'ultimo ha fatto ciò che era giusto fare di fronte ad un abuso come questo: ha denunciato il fatto perché partisse un'indagine, che è stata coordinata dalla dottoressa Viviana Del Tedesco, a capo della procura di Rovereto.

Non è facile in questi casi riuscire a ricostruire l'accaduto in modo tale da avere dei riscontri, delle prove che possano portare ad una condanna del responsabile. Invece alcuni particolari del racconto della violenza effettuati dalla donna che ne è rimasta vittima erano precisi e dettagliati. Sono stati questi ad incastrare l'autore della violenza, in seguito ad una perquisizione effettuata in un appartamento in città.

I proprietari dell'immobile erano all'oscuro di tutto, come è stato appurato dagli inquirenti. Avevano dato in affitto l'appartamento nel quale poi si è scoperto che c'era un giro sospetto di persone.

A complicare l'indagine sono state una serie di testimonianze di donne che si sono presentate in procura con l'intento di scagionare Ayoub Zarai Saber. Ora queste donne sono accusate di falsa testimonianza: secondo la procura infatti avrebbero mentito per fare in modo che il tunisino non venisse condannato per la violenza sessuale. Le cose invece sono andate diversamente: i giudici hanno condannato l'uomo, che secondo le prove e le testimonianze raccolte avrebbe abusato brutalmente della donna.

E questo suo comportamento è considerato aggravato dal fatto che la vittima è una persona fragile.

Il tunisino, che aveva messo radici in città, si trova già in carcere a Gardolo dove dovrà scontare la pena per i prossimi dieci anni. L. Pi.

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