Tariffe / Il caso

Rovereto, stangata parcheggi: dal 2022 il costo quasi raddoppiato e addio sosta gratis in pausa pranzo

Il Comune adegua le tariffe, che erano ferme dal lontano 2007: ufficialmente la motivazione è un «incentivo a spostarsi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici»

di Nicola Guarnieri

ROVERETO. Un roveretano su 13, poppanti compresi, ha a disposizione un parcheggio a pagamento. Se poi ci aggiungiamo la zona a disco e i posteggi liberi siamo ad un posto macchina in città ogni quattro residenti. Tanta roba, numericamente parlando, anche se, visionando una qualsivoglia mappa, magari non sono proprio sotto casa. Al di là di questo, comunque, quello che preme al Comune è la sosta a ticket che, nel triennio pre-Covid, ha portato in cassa 1,4 milioni di euro.

Posteggiare in questi stalli dipinti di blu o in struttura, però, dal prossimo anno costerà quasi il doppio, facendo la media. É ben vero che il prezzo del biglietto era fermo dal 2007 mentre altrove - da Trento a Pergine ma anche in molte altre città italiane - il costo è lievitato nel tempo.

La necessità di fare cassa - anche se in Comune parlano di stimolo a spostarsi in bici o con i mezzi pubblici decongestionando l'urbe e ripulendo l'aria - ha però convinto la giunta a rinforzare i ticket per gli automobilisti.

A palazzo Pretorio, ovviamente, buttano sul tavolo il costo medio orario: 57 centesimi (che diventeranno 102) contro, per esempio, 1,21 euro del capoluogo che, oggi, fanno incassare ad Smr 408 euro a veicolo.

Dal 2022 saranno ovviamente di più. Ma, assicurano in piazza del Podestà, sarà un piano tariffario della sosta calibrato sulle esigenze dei cittadini. Tanto più, si ricorda, che i posti auto sono aumentati del 79% negli ultimi anni ma, dopo quasi tre lustri, si doveva aggiornare la spesa e al contempo favorire il turnover.

La revisione dei biglietti per gli stalli, insomma, parte da esigenze di meno smog e più vivibilità per tutti e cercando il più possibile, come detto, di rendere concorrenziale l'utilizzo dell'autobus e della bicicletta in ambito urbano, soprattutto verso l'area centrale che offre comunque 4mila parcheggi.

Per favorire i posti liberi subito, comunque, resterà un ticket di 50 centesimi in quasi tutta la città per la prima mezz'ora. Il resto, però, sale. E molto.

Basti pensare che, ad oggi, in 300 stalli si paga 1 euro all'ora, in 1.500 0,50, in 100 0,40. La media, appunto, è di 0,57 euro e, rispetto ad altrove, è gratis nelle due ore di pausa pranzo.

Dal primo febbraio prossimo, invece, 176 posteggi costeranno 2 euro, 206 1,5, 1.078 1, 617 0,75 e 142 0,5: in media 1,02 euro all'ora. E niente più gratuità in pausa pranzo.

La città d'altro canto è stata divisa in cinque zone: «zona rossa 1» (la più centrale), «rossa 2», «gialla 1», «gialla 2» e «arancio» (ospedale). Per quanto riguarda la sosta nei parcheggi interrati il nuovo piano tariffario prevede la valorizzazione della specificità di ognuno: per quelli di attestamento al centro storico, per esempio, si va a incentivarne l'utilizzo per la sosta di medio-lungo periodo, alternativa alla sosta in superficie, mediante tariffe inferiori.

Per queste stesse strutture è stato introdotto l'abbonamento «notturno-week end» che consente di sostare nei giorni feriali dalle 18.30 alle 9 e nelle 24 ore di sabato e domenica ad una tariffa ben minore di quella dell'abbonamento classico.

Ovviamente anche gli abbonamenti «gialli» risentono dei ritocchi: un lavoratore pendolare, d'ora in poi, pagherà 20 euro al mese (200 all'anno) anziché 13, e un residente 15 (150) anziché 10. Attenzione, però: il cittadino che possiede un posto auto in affitto o di proprietà si vederà schizzare l'abbonamento a 30 euro mensili o 250 ogni calendario.

Sarà più caro, poi, anche lasciare l'auto sottoterra: in viale dei Colli 1 euro, in via Manzoni 0,80 (con la giornata che passa da 3 a 4 euro), Municipio 80 centesimi, ex Bimac 60, Brione e Lizzana 40.Gli aumenti, compatibilmente con l'evoluzione della situazione emergenziale, scatteranno come detto dall'1 febbraio per i ticket di sosta oraria e dal secondo semestre del 2022 per gli abbonamenti. Gli utenti che posseggono un abbonamento potranno quindi rinnovarlo alle tariffe attuali (rivalutate Istat) per i primi sei mesi dell'anno prossimo e scegliere, in occasione della prossima campagna abbonamenti di giugno, tra le nuove offerte per il secondo semestre.

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