Rovereto / Il caso

Ricorso del dirigente scolastico Santoli contro il trasferimento: a rischio tutti i cambi disposti dalla Provincia

Sarà il tribunale ora a decidere sul contestato spostamento del numero uno del liceo Filzi e sulla sospensiva immediata di un provvedimento di piazza Dante duramente contestato anche dalla Consulta dei genitori: «Ha lavorato bene, facendo crescere la scuola: non si capisocno i motivi della decisione provinciale»

L'INIZIATIVA Quando gli studenti del Filzi incontrarono gli anziani

di Francesco Terreri

ROVERETO. Il dirigente scolastico Giuseppe Santoli, da pochi giorni trasferito dal liceo Filzi all'istituto tecnico Fontana, ha fatto ricorso alla sezione Lavoro del Tribunale di Rovereto contro questo spostamento, per ottenere la disapplicazione della delibera della giunta provinciale che dispone il nuovo incarico.

Santoli ha anche chiesto l'adozione di un provvedimento cautelare in via d'urgenza, cioè la sospensiva dell'applicazione della delibera.

In sostanza, se il giudice accogliesse la richiesta cautelare, il dirigente tornerebbe subito a fare il preside del Filzi, mettendo in discussione tutto il giro dei trasferimenti decisi da Piazza Dante.

La giunta guidata da Maurizio Fugatti, con una delibera di venerdì scorso, ha deciso di resistere in giudizio affidando la difesa agli avvocati Giacomo Bernardi, Lucia Bobbio e Sara Fontana dell'avvocatura della Provincia.Il trasferimento di Santoli fa parte di un giro di nuovi incarichi deciso dalla giunta provinciale a inizio agosto.

Al liceo delle scienze umane Filzi, lo storico istituto magistrale di Rovereto, a Santoli è subentrata Manuela Broz, che a sua volta ha lasciato l'istituto comprensivo Villa Lagarina a Tiziana Chemotti, arrivata da Rovereto est, in un valzer di nomine che ha interessato diverse scuole e ha scatenato più di una protesta.

All'istituto tecnico economico e tecnologico Fontana Santoli è subentrato a Elena Ruggieri, chiamata a dirigere il liceo Galilei di Trento.

Fin da subito il trasferimento di Santoli dal Filzi ha dato luogo a discussioni e proteste.

Anche perché è avvenuto dopo solo tre anni di mandato, mentre l'avvicendamento è obbligatorio dopo nove anni.

«Sono dispiaciuto - aveva detto il dirigente a caldo all'Adige - Abbiamo costruito molte cose e mi sarebbe piaciuto fare un secondo mandato, perché a costruire ci vuole tanto ma a distruggere poco».

L'intervento più critico sul trasferimento è stato quello della Consulta dei genitori del Filzi, che parla di una «punizione per Santoli».

«Non comprendiamo le ragioni organizzative e gestionali che possano giustificare lo spostamento di un dirigente dopo soli tre anni in cui ha lavorato bene» commentava Maurizio Freschi, il presidente della Consulta.

«Giuseppe Santoli ha aperto la scuola alla partecipazione attiva dei genitori e della comunità, l'ha fatta crescere da 500 a 700 studenti e ha avviato molti progetti qualificanti l'offerta formativa tra cui il progetto per gli studenti atleti, non sostenuto dalla Provincia, con una sperimentazione didattica prevista dall'autonomia e volta a garantire effettivamente sia il diritto allo studio, sia la possibilità di praticare lo sport a livello agonistico».

Per portare avanti progetti di questo tipo, sostiene la Consulta, serve continuità, che lo stesso organismo dei genitori aveva chiesto scrivendo al dirigente generale della scuola in Provincia Roberto Ceccato. A quella lettera non era arrivata risposta per iscritto. La risposta, dicono i genitori, è stata il trasferimento di Santoli.

«Non si comprende perché non si siano potute confermare tali aspettative - affermava il presidente della Consulta Freschi - se non trovandone i motivi nella crescita della scuola con richieste di nuovi spazi, risorse adeguate e nuova progettualità che evidentemente hanno infastidito e forse la reale volontà è di ricondurre il Filzi ad un liceo da accorpare, come già in passato era stato proposto».

Ora la partita si sposta in Tribunale, che dovrà valutare il ricorso contro il trasferimento e decidere di conseguenza.

In pratica la dirigenza di due istituti superiori roveretani rimane in bilico, anche se gli attuali presidi proseguono con il loro incarico.Lunedì, in occasione del primo giorno di scuola, il liceo Filzi è stato visitato dall'assessore provinciale Achille Spinelli.

La scuola è frequentata da 750 studenti suddivisi in 36 classi collocate nell'edificio principale di corso Rosmini e nella succursale alle ex scuole medie Orsi.

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