Edilizia/ Il caso

Nuova pista indoor allo stadio Quercia, ma i residenti non ci stanno

La protesta di via Bonporti: un muro di cemento alto dieci metri porterà via la vista e il sole alle case limitrofe «e dal Comune nessuna comunicazione»

ROVERETO. La nuova pista indoor per lo stadio Quercia pianificata dal Comune di Rovereto fa discutere i residenti di via Bonporti, che si troveranno la struttura proprio davanti alle loro case.

«Non stiamo dicendo che non vogliamo la pista indoor al Quercia - specifica Francesco Minutillo, residente che si fa portavoce delle famiglie della via - sarebbe poco maturo. Siamo cittadini che capiscono l'importanza di una riqualificazione. La pista indoor è positiva, ma chiediamo che il progetto sia realizzato considerando le esigenze di noi che abitiamo qui, che siamo i primi ad essere interessati a quest'opera, con attenzione ad un contesto nel quale abitano tante famiglie».

Quella che all'inizio era solo una richiesta di informazioni su un progetto che li riguardava da vicino, si è trasformata nel tempo in un forte malcontento dopo la visione del progetto preliminare, pubblicato il 10 marzo scorso sul sito istituzionale del Comune. Oggi i residenti chiedono di essere ricevuti, ascoltati e protestano per una struttura che andrà ad impattare in maniera significativa sulla loro quotidianità. «Abbiamo seguito quello che crediamo essere l'iter corretto per interloquire con l'amministrazione, rivolgendoci alla circoscrizione - racconta Minutillo -. Già ad ottobre una residente della via aveva scritto una mail al sindaco e ai tecnici perché su giornali se ne parlava già da un po' della pista indoor, ma non ha ricevuto risposta».

«A dicembre abbiamo contattato la circoscrizione come gruppo di residenti e verso la fine di dicembre sono venuti ad ascoltarci una mattina e abbiamo chiesto informazioni sul progetto. Dalla stampa avevamo indicazioni di un certa fretta dell'amministrazione di partire ma non dettagli sul progetto che ci facessero capire cosa sarebbe avvenuto, per questo volevamo saperne di più. Ancora non abbiamo risposte e per puro caso, a fine marzo, abbiamo trovato sul sito del Comune il progetto preliminare, dopo che la circoscrizione più volte ci ha detto che non avevano dettagli da comunicarci. Dalle informazioni che abbiamo trovato sulla stampa ci aspettavamo un riqualificazione della gradinata est e una pista indoor sotterranea, ma non una struttura che avesse un impatto visivo sulla nostra via. Invece il preliminare mostra un edificio che arriva fino a 10 metri di altezza, costruito a ridosso delle nostre case visto che è a 5 metri dal marciapiede».

Un'amara sorpresa per i residenti. «È un progetto che è una cementificazione notevole, si parla anche di togliere i 130 posti auto che sono al momento nel lato est a fronte di zero parcheggi aggiunti in più - conclude Minutillo -. Il punto chiave è che nella percezione che abbiamo questo progetto è stato fatto senza tenere in considerazione il contesto nel quale questa pista indoor viene realizzata, senza considerare le abitazioni nelle quali, solo affacciate sulla strada, ci sono una cinquantina di famiglie. Come un qualsiasi privato che edifica a ridosso degli spazi consentiti, ma questo è il Comune dal quale una considerazione per noi cittadini la attendiamo».

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