Il vaccino per l'influenza a Rovereto si fa in auto per evitare code e contatti

Cominceranno venerdì 16 ottobre le vaccinazioni antinfluenzali al drive through del Follone. È la novità di quest’anno, la possibilità di vaccinarsi contro l’influenza stagionale in uno spazio esterno per cercare di ridurre al minimo i rischi da contagio da coronavirus. Letteralmente drive through sognifica “percorribile in auto” e infatti, tranne per chi ci può arrivare a piedi, ci sarà la possibilità di arrivare in macchina in uno spazio riservato del grande parcheggio del Follone (circa 3 mila metri quadrati) ed accedere al grande tendone della protezione civile dentro il quale i medici dell’Azienda sanitaria somministreanno il vaccino. Fuori si potrà poi sostare in auto per almeno quindici minuti, il tempo d’attesa in cui solitamente le persone vaccinate vengono tenute sotto osservazione in caso di reazioni particolari.
«Stanno rispondendo in tanti all’appello dell’Apss» racconta la dottoressa Manuela Spaccini, responsabile dell’Unità operativa della Vallagarina del servizio igiene. «Ho un buon riscontro anche da parte dei medici di famiglia in questo senso. C’è tanta richiesta e noi pensiamo di riuscire farvi fronte, i vaccini non dovrebbero mancare e le forze in campo ci sono».
A Trento e Pergine le vaccinazioni ai drive through sono già cominciate. Per potersi prenotare anche a Rovereto ci si può rivolgere al proprio medico di famiglia oppure, per chi non ce l’ha o per chi rientra nelle categorie indicate per le quali il vaccino é gratuito, consultando il Cup (centro unico di prenotazione) online dal sito dell’Apss.
Al drive through del Folone si può accedere dai 14 ai 64 anni. In modo particolare per tutte quelle categorie che sono a rischio professionale: insegnanti, addetti alla vendita di alimenti, attività di front office, trasporto pubblico, donatori di sangue e forze di polizia, volontariato sociale e altri ancora. Inoltre vengono vaccinate anche le persone dai 60 ai 64 anni che non possono farlo dai medici di famiglia.
«La procedura è veloce ma sicura, proprio perché non c’è permanenza in ambienti chiusi», spiega Spaccini.
Chi non può accedere a questa formula sono i bambini: «Sotto i sei anni non è previsto, almeno per il momento. I genitori in questi casi devono rivolgersi dai pediatri: tra Rovereto e la Vallagarina ha aderito circa la metà dei pediatri. Chi non lo può fare nei propri ambulatori lo fa negli spazi messi a disposizione dall’Azienda sanitaria. Come a Mori che ha come riferimento gli spazi del distretto o ad Ala e Avio nel presidio ospedaliero di Ala. «Non escludiamo comunque che si possano organizzare delle giornate in una struttura da noi, dove vaccineremo i bambini nella sede dell’ex commissione patenti di piazza Leoni (civico 12)». L.Pi.

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