Mercatino di Natale a Rovereto tutto bloccato perché Carollo non ha la Pec

Il bando del Natale 2020 di Rovereto a quest’ora doveva essere bello che concluso. Soprattutto, a quest’ora si sarebbe dovuto avere il nome dell’ente organizzatore della kermesse. E invece no. Perché? Perché tutto è stato rinviato, per via di una Pec mancante. Quella di Agostino Carollo, per la precisione. Solo che persino chiedere - e consegnare - una Pec, tra concorrenti e commissione, in questo bando sembra un’impresa improba. Risultato: tutto è stato rinviato al 6 ottobre.

Perdendo ulteriore tempo, quando tempo non ce n’è granché: a fine novembre - questa l’idea - dovrebbero aprire le casette del mercatino.

Ma andando con ordine. Il Natale 2020 andava assegnato attraverso un bando pubblico, che il Comune aveva indetto settimane fa. Il 23 settembre scorso, la prima seduta, in cui si è verificata la regolarità dei plichi presentati dai tre concorrenti: il Consorzio InCentro, Everness di Agostino Carollo e l’associazione Clochart. Quel giorno, al plico di Carollo mancava l’indicazione della Pec o del numero di fax a cui inviare le comunicazioni. Ma lui era presente, la soluzione al problema era facile: la commissione gli ha chiesto di fornire una Pec. Lui ha detto di di non averne una, né lui né nessuno dei suoi amici, e altrettanto ha affermato relativamente al fax. Insomma, un impasse, da cui toccava uscire in qualche modo.

Il presidente della commissione ha deciso di dare un termine perentorio (pena l’esclusione) a Carollo, per consegnare una Pec: il 30 settembre, data in cui c’era l’intenzione di convocare nuovamente la commissione. Anche perché dall’1 ottobre è entrata in vigore la norma nazionale: la Pec è obbligatoria sia per società che per singoli imprenditori, e chi non ce l’ha rischia una sanzione da 206 a 2.064 euro (per le società) e da 30 a 1.548 euro (per le imprese individuali).

 

Carollo comunque ha dichiarato di non accettare il verbale. La richiesta scritta, che la commissione voleva consegnargli a mano, vista la sua presenza, non è andata a buon fine: Carollo - si legge nel verbale della seduta pubblica - ha dichiarato di rifiutare la consegna della nota. A quel punto la seduta pubblica è stata sospesa, perché la commissione probabilmente ha cercato una soluzione, per uscire da una situazione paradossale.

Com’è finita? Male, dal punto di vista dei tempi di conclusione della pratica: al ritorno della commissione, Carollo se n’era andato. A quel punto la commissione ha deciso di essere prudente, perché i contenziosi sono sempre possibili. E quindi ha ordinato un rinvio lungo, visto che a Carollo serviva notificare gli atti per mezzo di una raccomandata: ha chiesto nuovamente al rappresentante di Everness di inviare una Pec o un numero di fax, entro il 6 ottobre prossimo. Quello sarà il giorno della seduta pubblica.

A meno che non subentrino, naturalmente, ulteriori lungaggini, evidentemente sempre possibili.

Nel frattempo la città aspetta. Aspetta di sapere chi organizzerà il Natale 2020, consapevole che chiunque si aggiudicherà il bando, dovrà correre contro il tempo. Perché mettere in piedi una kermesse come il mercatino in 15 giorni è pressoché proibitivo. A ciò si aggiungano le incertezze per il Covid, che hanno obbligato l’amministrazione comunale ad immaginare una logistica completamente diversa dagli altri anni: il distanziamento sociale impone anche un certo distanziamento tra le casette di legno.
Insomma, non sarà facile per nessuno. Quella verso l’inaugurazione del 20 novembre prossimo sembra sempre più una corsa ad ostacoli.

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