Nube chimica alla ex Sandoz: situazione sotto controllo La Provincia ha confermato il cessato allarme Non si segnalano danni alle persone e all'ambiente La Provincia ha confermato il cessato allarme

AGGIORNAMENTO: allarme rientrato. «La situazione della fuga di una nube chimica dalla ditta Suanfarma di Rovereto non è grave ed è sotto controllo. Il vento sta soffiando verso sud, quindi abbiamo informato le prefetture di Verona e Brescia».

Così il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, a seguito della riunione con gli operatori coinvolti nell’emergenza per la fuoriuscita dei gas di combustione di clavulanato di potassio, un componente utilizzato per la produzione di farmaci antibiotici, dallo stabilimento. A quanto riferito nel corso di un incontro con la stampa, sono in corso le attività di monitoraggio sanitario e ambientale.

Per il momento, nessun cittadino ha manifestato sintomi di esposizione al gas, mentre la nube risulta in rapida dissoluzione. L’Agenzia provinciale per la protezione ambientale ha attivato il nucleo ispettivo e sono in corso controlli alle centraline di monitoraggio di Rovereto Sud, Avio e Isera per capire la concentrazione atmosferica del gas.


Sembra destinato a rientrare a Rovereto l'allarme scattato verso le 10 per una fuga di sostanze gassose dal sito produttivo di Suanfarma (la ex Sandoz), in zona industriale, a ridosso del quartiere Lizzana.

Una nube ben visibile in città, con conseguente e diffusa preoccupazione.

«La situazione è soto controllo, l'allarme che giustamente era stato lanciato nelle scorse ore è stato revocato in base alle informazioni che abbiamo a disposizione in questo momento», ha annunciato verso le 12.15 il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

Una delle aree del'impianto, che produce farmaci, è stata invasa da una nube e l'addetto presente è subito uscito.

Qualche decina di lavoratori terzisti (mensa, sicurezza e logistica) sono rimasti in attesa nel cortile della fabbrica, mentre i dipendenti presenti nelle aree non interessate dall'incidente sono rimasti al loro posto.

Poco dopo l'incidente, la Protezione civile aveva invitato precauzionalmente le persone in zona a non uscire dagli edifici.

I vigili del fuoco erano usciti anche per le vie cittadine con automezzi e altoparlanti per leggere messaggi alla popolazione di Marco e Lizzana, sobborghi a sud di Rovereto, perché la nube gassosa si spostava in quella direzione.

Anche dopo l'apparente ridimensionamento dell'accaduto, il Comune, verso le 11.30, aveva invitato tutti a non uscire all'aperto e a tenere le finestre chiuse fino all'arrivo del cessato allarme uffciale.

Poi, poco dopo le 12.15 la comunicazione ufficiale di Fugatti.

Immediatamente dopo l'allarme, con i fumi che si vedevano anche a distanza, sono avvenute le verifiche a cura delle squadre speciali del vigili del fuoco, del personale interno e di quello dell’Appa, che hanno consentito di appurare che si trattava di emissioni causate dalla decomposizione di potassio clavulanato, a quanto pare senza conseguenze per le persone o per l'ambiente, ma la certezza si avrà solamente una volta conosciuto l'esito degli esami chimici in corso a cura dell'Appa.

«Dalle prime informazioni risulta che la perdita sia già stata individuata dalla squadra di emergenza della ditta che ha comunque richiesto il supporto delle strutture provinciali», aveva spiegato la Provincia in un comunicato diffuso poco dopo l'incidente.

Il potassio clavulanato si usa nella preparazione degli antibiotici e questa mattina l'operatore (da solo nella stanza) ha visto salire del fumo improvviso, durante la lavorazione. Perciò è uscito subito e ha premuto il pulsante d'allarme. La stanza è stata isolata, è partito l'impianto a diluvio nel localeinteressato.
 
Sulle cause della fuga sono in corso accertamente, mentre l'attività dell'azienda nel resto dello stabilimento sta proseguendo regolarmente.
 
 
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