“Sale d’aspetto in strada” per le attese da Covid-19 nei negozi in città

Spazi pubblici gratis per organizzare qualsivoglia tipo di eventi e contributi per piazzare panchine di design davanti al proprio negozio o locale. Per mitigare l’effetto devastante della pandemia sull’economia cittadina il Comune ha varato alcuni interventi di sostegno alle attività urbane. Non solo commercio e ristorazione, però, ma anche i tentativi di associazioni ed enti di riportare un po’ di normalità e voglia di incontrarsi e socializzare in centro storico pur rispettando le regole anti-contagio, assembramento su tutto.

Le iniziative di palazzo Pretorio, ovviamente, sono state valutate e votate da tutto il consiglio comunale proprio per cercare di frenare l’impatto violento su un settore delicato e a rischio dopo la chiusura e i mancati incassi. Ma vale anche per venire incontro alle esigenze dei clienti che sono costretti, per esempio, ad attendere il proprio turno all’esterno di un esercizio commerciale restando in piedi.

«Dopo l’isolamento domiciliare - ricordano non a caso in giunta - si è entrati nella cosiddetta fase 2, un periodo che si prevede abbastanza lungo durante il quale alcune limitazioni sono state allentate. Risulta però indispensabile rispettare diverse regole mirate ad evitare nuovi focolai di coronavirus. La ripresa è graduale, così come la ripartenza delle attività commerciali. L’indispensabile distanziamento sociale, con la regolamentazione degli accessi, genera file anche per negozi di abbigliamento, vendita al dettaglio, esercizi pubblici, ristoranti e bar. Si devono trovare modi per affrontarle e rendere meno pesante l’attesa del proprio turno».

La parola d’ordine, insomma, è evitare l’attesa in piedi, soprattutto per le fasce di popolazione più debole come anziani e diversamente abili. Per questo il Comune, come già avviene per i plateatici, ha scelto di delineare delle tipologie di sedute (panchine o sedie particolarmente artistiche) da posizionare sulla soglia delle botteghe come una sorta di sala d’aspetto all’aria aperta. E ha promosso un concorso di idee per raccogliere delle proposte progettuali di sedute da utilizzare all’uopo.
La gara è aperta ad architetti, ingegneri, tecnici, geometri e periti che dovranno disegnare la panchina di epoca Covid-19 da proporre a palazzo Pretorio come funzionale decoro urbano da piazzare in giro per il centro storico. I premi per i vincitori saranno, di fatto, degli acconti su un possibile affidamento di progetto esecutivo e sono di 800 euro per il primo classificato, 400 per il secondo e 200 per il terzo.

Ma per riattivare la città e farla rivivere con passeggio e svago, pur nel rispetto della distanza sociale, il Comune ha pure deciso di prestare a chicchessia piazze e slarghi in modo da animare la Rovereto turistica dell’estate 2020. Insomma, si sta tentando il tutto per tutto per favorire le relazioni.

«In questo particolare momento storico risulta di primario interesse pubblicistico promuovere azioni e misure affinché gli eventi realizzati sul territorio siano effettuati in sicurezza e creino attrattività nel contesto del centro cittadino».

Le misure di contenimento del contagio, ovviamente, non possono essere disattese. E si va dal divieto di assembramento al mantenimento del distanziamento sociale oltre, ovviamente, all’utilizzo dei dispositivi di protezioni individuale, mascherine per intenderci. «In questo contesto, come amministrazione comunale e chiaramente nel perseguimento del primario interesse pubblico, abbiamo pensato di promuovere l’utilizzo del suolo pubblico da parte di enti e associazioni che organizzano, con il sostegno del Comune, eventi quale misura finalizzata alla salvaguardia della salute della cittadinanza, diluendo la presenza delle persone nel contesto di spazi il più possibile aperti e contenendo nel contempo il rischio del contagio e quindi il rischio sanitario».

E il primo passo è stato quello di chiedere a chi organizza eventi con il sostegno o il contributo di piazza del Podestà di aderire ad un progetto di attrattività e turismo sicuro, utilizzando aree pubbliche gratuitamente nei mesi di agosto e settembre. Questo vale per spettacoli, proposte culturali «ma anche per azioni dirette all’abbellimento della città».

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