Focolaio Covid alla BRT di Rovereto 16 nuovi casi accertati dai tamponi e altri 4 di una famiglia kossovara

I primi risultati della campagna di screening Covid sul nuovo focolaio di Rovreto sono allarmanti: dopo circa 200 tamponi eseguiti in due giorni dall’Azienda Sanitaria trentina, sono stati individuati 16 nuovi casi di positività. A questi, oggi, occorre aggiungere nel bilancio 4 persone di una famiglia del Kossovo residente a Pergine.
Lo ha annunciato poco fa in conferenza stampa il presidente Fugatti, che ha parlato dell’impegno dei sanitari trentini: il focolaio è stato individuato dopo la scoperta di tre casi con sintomi da Covid-19 in una ditta di Rovereto (la Bartolini logistica) quattro giorni fa; l’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha immediatamente attivato le procedure per circoscrivere il focolaio effettuando l’inchiesta epidemiologica e i tamponi ai contatti delle persone positive al Coronavirus.


Sono quindi 20 casi i nuovi casi Covid-19 in Provincia di Trento: 4 sono riferibili a una famiglia del Kosovo residente a Pergine, mentre 16 riguardano il focolaio alla Bartolini di Rovereto. «Sono numeri importanti, ma dall’altra sono fattispecie ben definite e orientate in un canale chiaro», ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti. I numeri sono emersi dalla campagna di tamponi dell’Azienda sanitaria di Trento tra i lavoratori della zona industriale di Rovereto, dove è stato accertato un focolaio da Covid alla Bartolini dopo che tre lavoratori sono risultati positivi al tampone. Si tratta dei risultati dei primi 70 tamponi, effettuati lunedì. Domani dovrebbero arrivare anche i risultati della seconda fase di verifiche, durante la quale sono stati effettuati 117 tamponi.

La prima positività al tampone è stata riscontrata sabato scorso in tre persone che hanno accusato i sintomi del Coronavirus dal 13 luglio e per i quali era già stato disposto l’isolamento. L’inchiesta epidemiologica ha rilevato che le tre persone positive erano tutte appartenenti al turno di lavoro notturno e pertanto sono stati immediatamente disposti i tamponi per tutti i lavoratori che condividevano lo stesso turno di lavoro dei contagiati, compresi gli addetti alle pulizie. Nella mattinata di martedì sono stati effettuati 70 tamponi. Il giorno dopo altri 117 tamponi tra i dipendenti delle aziende della zona industriale di Rovereto, dove è stato accertato un focolaio da Covid alla Bartolini dopo che tre lavoratori sono risultati positivi al tampone.

Tutti e tre lavoravano la notte e quindi l’Azienda sanitaria ha disposto i tamponi per tutti i colleghi che condividevano lo stesso turno di lavoro dei contagiati, compresi gli addetti alle pulizie.
Inoltre, visto che nella sede di lavoro dei tre sono presenti numerose aziende che svolgono attività diverse (stoccaggio, logistica, fornitura di servizio di trasporti), sono stati programmati altri tamponi per i lavoratori dei turni diurno e pomeridiano dei servizi di logistica, oltre che per gli autisti dei servizi di trasporto.

Apss sta quindi valutando, in base ai risultati dei primi tamponi, di intervenire «su situazioni o su aziende che transitavano di là e che sono ancora meno coinvolte rispetto a questa, una strategia a cerchi concentrici che vanno verso l’esterno oltre che su potenziali positivi asintomatici non necessariamente legati ai contatti stretti delle tre persone positive», aggiunge il dirigente della salute pubblica, dottor Ferro.

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