Nei guai per una torta all'hashish Lo scherzo a un parente finisce in pronto soccorso

di Chiara Zomer

È cominciato come uno scherzo, è finito con una serata in pronto soccorso prima e in un'accusa penale poi. Perché quella torta all'hashish che ha offerto ad una parente, bene non ha fatto alla povera donna. E lui adesso è accusato di lesioni pluriaggravate, con l'aggravante dell'uso di sostanze venefiche. Insomma, un pasticcio. Che rischia di costare caro davvero.
La vicenda risale al novembre 2019. Al centro di tutto, non esattamente un bambino. Un uomo di mezz'età, residente nel basso Trentino, che si era cucinato una torta all'hashish. Non si sa quanta farina ci abbia messo, e se abbia scelto il burro o l'olio, o addirittura lo yogurt per restare light. Quel che pare assodato è che ai tradizionali ingredienti abbia aggiunto un grammo di fumo. La torta è uscita fragrante e profumata. Probabilmente immaginava di mangiarsela lui, beato, possibilmente lontano da occhi indiscreti. E invece è andata diversamente.
Giusto quel giorno è passata a trovarlo una parente, assieme al marito. Due chiacchiere, una visita. Poi la donna ha messo gl occhi sulla torta, che era sul tavolo della cucina. A questo punto c'è più di una versione: lei si sarebbe presa una fetta di torta senza dire nulla. Oppure - il che sembra più probabile - la donna ha chiesto il permesso di favorire e l'uomo ha deciso di divertirsi: ha detto naturalmente di sì, ma non ha avvisato che la ricetta era "arricchita". Immaginava probabilmente di fare uno scherzo innocente.

La signora e il marito sono poi tornati a casa. E a distanza di qualche ora - perché non è come fumare: l'assimilazione dipende dal metabolismo ed è comunque più lenta - gli effetti della torta si sono fatti sentire. Vertigini, tachicardia, rallentamento generale, vista appannata. Insomma, i due erano fatti, e fatti male: tra i sintomi c'era anche il vomito. Quindi non è stata esattamente una bella esperienza.
La donna un dubbio l'ha avuto subito, e ha chiamato il fratello, chiedendogli se nella torta avesse messo qualcosa di strano. E lui, in quel preciso momento, ha deciso di infilarsi in un guaio. Anziché confessare la verità, al sentir dire che i sintomi non erano stati esattamente piacevoli, ha deciso di mentire, negando. È stato allora che la donna si è spaventata e, non capendo l'origine del malessere, ha chiamato l'ambulanza.
Al pronto soccorso l'arcano è stato svelato in fretta: ai medici è bastato guardarli negli occhi per capire che andava fatto un tossicologico, che ha rilevato la presenza di sostanza stupefacente. A quel punto il problema era capire da dove venisse la droga. E a questo hanno pensato i carabinieri, nel frattempo coinvolti. È stato un terzo membro della famiglia a mettere sulla pista giusta e poi il cuoco improvvisato, davanti ad una divisa, deve aver capito che lo scherzo era finito sul serio e ha ammesso di aver cucinato la torta all'hashish. E i carabinieri hanno deciso di andare a fondo: a casa sua si sono presentati con i cani antidroga, per una perquisizione seria. Alla fine hanno trovato solo un grinder (arnese che serve per macinare marijuana, ndr) . Ma poco importa, lui ormai era inguaiato bene. Qualche giorno fa, la procura gli ha inviato la chiusura indagini. L'accusa è pesante: lesioni aggravate dall'aver agito contro un congiunto e dall'aver usato sostanze venefiche. L'entità della pena potenziale si impenna: rischia 4 anni. Tutto per uno scherzo che non lo ha fatto nemmeno ridere.

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