Natale 2020, il Comune farà da solo Il covid ferma i bandi per gli eventi

di Nicola Guarnieri

È estate e qualcuno non ci pensa. Tra l'altro ci sono ancora i postumi del lockdown da smaltire e il grande punto interrogativo sul potenziale ritorno feroce del coronavirus. Pensare al Natale, quindi, sembra più una divagazione che una nota concreta. Invece non è così. E ancora di più perché il commercio, messo letteralmente in ginocchio dalla chiusura imposta dalla pandemia, sulle feste di fine anno ci fa affidamento da sempre per pareggiare i bilanci. Che, inutile girarci intorno, quest'anno saranno disastrosi. Per questo organizzare un Natale coi fiocchi è più che mai una necessità, ovviamente Covid-19 permettendo.

Rispetto al passato, però, proprio il virus gioca un ruolo importante nell'organizzazione dell'evento. Perché il Comune stavolta non può permettersi un bando, nonostante le rimostranze di Agostino Carollo. Il futuro immediato, infatti, è un'ipotesi e nessun privato concorrerebbe ad allestire una festa lunga quasi due mesi con il rischio di vedersela cancellare il giorno prima per il ritorno del contagio. Ecco dunque che palazzo Pretorio, per il 2020, ha deciso di giocare la carta «in house»: Smr.

L'azienda municipalizzata, d'altro canto, è stata trasformata proprio per far fronte ad ogni evenienza. E nello statuto - approvato dal consiglio comunale - c'è anche la possibilità di organizzare il Natale. Ed è quanto, probabilmente, avverrà.
«Credo proprio che sarà così anche se abbiamo appena iniziato a parlarne in giunta. - conferma l'assessore al commercio Ivo Chiesa - Il Natale, però, dovrebbe proprio passare nelle mani di Smr. Perché è l'unico modo per garantirlo, al di là del mercatino. Rovereto ha sempre avuto un Natale con eventi, appuntamenti, richiami e non solo le casette degli artigiani. E noi vogliamo continuare a proporre questa festa anche se il periodo è delicato».

L'ex Amr, dunque, si farà carico di addobbare e animare la città ma la volontà dell'amministrazione è quella di coinvolgere tutte le associazioni. «Il Consorzio Rovereto In Centro c'è e sembra che anche "0464" (l'associazione che ha organizzato l'ultima edizione, ndr) pare disposta a collaborare. Stiamo valutando dei microeventi in strada, nelle piazze ma questo a prescindere da fine anno visto che prima c'è l'estate da riempire e far vivere per portare gente in città».
E dopo? «Posso dire che il Natale si farà a prescindere perché, ripeto, non è solo mercatino ma appuntamenti molto attesi dalla cittadinanza. Per questo pensiamo di affidarlo ad Smr per evitare lo stop in caso di ritorno del coronavirus».
Dopo le beghe del passato, insomma, la gara d'appalto finisce in archivio? «Fare un bando è quasi impossibile. Già adesso è troppo tardi e poi sarebbe troppo rischioso proprio perché non sappiamo cosa succederà con la pandemia in autunno».

L'unico «incomodo», a questo punto, potrebbe essere Agostino Carollo ma, avendo un contenzioso legale in corso con il Comune (per via del mancato pagamento della seconda tranche del suo «Festivalnatale» di due anni fa) non potrebbe comunque partecipare all'appalto.
Prima dell'accensione del grande albero in piazza Rosmini, degli addobbi e del grande vecchio vestito di rosso, però, c'è da pensare alla stagione in corso.
«L'estate in città sarà animata. Già adesso abbiamo provveduto a mettere i fiori, abbiamo concesso l'allargamento dei plateatici, la zona a traffico limitato a tempo in via Rialto e via Mercerie funziona e piace e i commercianti ci stanno dando una mano. Insomma la città ha voglia di ripartire ed esserci».

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