A Borgo Sacco la bancarella: il Comune è già in "fase 2" ma con le transenne davanti

di Denise Rocca

È tornato da venerdì al suo posto dopo quattro venerdì di stop il banco di frutta e verdura del mercato rionale di Borgo Sacco. Il primo ad iniziare la “Fase 2” dei mercati per Rovereto. Ha iniziato a metà, a dire il vero, perché di solito c’è anche un banco rosticceria che vende polli arrosto vicino a lui, ma quel tipo di vendita ambulante non è fra le attività che possono riaprire in questo momento essendo di fatto paragonata alla ristorazione. Al tempo venne infatti chiusa anche prima della vendita di alimentari.

Così in piazza manifattura a Borgo Sacco ieri mattina è arrivato con frutta e verdura, come accade tutti venerdì mattina negli ultimi quattro anni, solo Antonio Decuzzi. Guanti e mascherina per sé, sul banco i cartelli che avvisano i clienti di mantenere le distanze e non toccare la merce. Tutto a posto, almeno per i vigili che sono passati a controllare che tutto andasse per il verso giusto in questo primo giorno di ritorno del mercato. Ma in capo a mezzora dall’apertura è arrivata una lavata di capo dal Comune: mancano le transenne di ferro davanti al banco con la merce esposta. Si sono poi posizionate nel giro di poco tempo queste transenne, e il resto della mattinata è andato liscio, ma il qui pro quo dà l’idea dell’incertezza del momento e dell’avvio di questa Fase 2 sia per gli operatori che per gli amministratori.

«Ho chiamato prima di venire, per accertarmi delle misure di sicurezza che erano richieste - spiega, dietro al suo banco, Decuzzi - di transenne non mi hanno parlato. Comunque ogni Comune fa un po’ a sé, anche per noi capire cosa fare è difficile. Sicuramente è confusionario: anche in questi due mesi di lockdown non tutti hanno seguito le stese regole. Qui mi hanno fermato per quattro venerdì, invece a Malé e Dimaro, per esempio, ho continuato a fare mercato senza mai smettere». E sulle transenne, un pensiero personale dopo qualche ora di utilizzo: «A dire il vero, credo che siano più pericolose che utili - spiega Decuzzi – la merce i clienti non la toccano comunque, la vedono benissimo e la prendo in mano solo io. Con la transenna però si sporgono tanto che va a finire che qualcuno mi cade sul banco. Per non parlare delle cadute: guardano la merce e si inciampano nei piedi in ferro. Tutto sommato, credo che toglierle sarebbe meglio. Ma non voglio sindacare con il Comune, esprimo solo un pensiero. Se devo metterle, le metto».

Transenne o meno, i residenti ieri erano contenti che il verduraio fosse tornato in piazza: senza ressa ma con regolarità i clienti, anche loro “guantati e mascherati”, per tutta la mattina sono andati in cerca di merce fresca al banco di Decuzzi.

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