Calcio in lutto: addio all'arbitro Bruno Perottoni

Il coronavirus colpisce tutti, anche gli sportivi. Rovereto e la Vallagarina piangono un arbitro simbolo della zona, Bruno Perottoni.

Tant’è che la sezione di Rovereto dell’Aia, l’associazione degli arbitri, ha perso domenica un pezzo della propria storia: è venuto a mancare, come detto, Bruno Perottoni, storica giacchetta nera del Trentino.
«Bruno è stato per tutti questi anni un vero e proprio papà per tutti noi, un motivatore per i giovani arbitri, un formatore a tutti i livelli, un riferimento per l’intera sezione». Lo ricorda così la sezione Aia di Rovereto e della Vallagarina.

Una famiglia, la sua, dove l’arbitraggio è sempre stato di casa, una sorta di eredità tramandata da padre in figlio. Bruno lascia la moglie Pina, la figlia Tullia con il genero Francesco Cirillo e il figlio Armando, oltre al fratello Gianni, anch’egli arbitro negli anni Novanta.

Bruno Perottoni, di Marco, era arbitro dal 1977, dopo una carriera sui campi giovanili è stato componente Cra, referente regionale del calcio a 5, osservatore Can 5, presidente di sezione e oggi parte del settore tecnico in qualità di mentor per il calcio a 5.

«Ma più di tutto questo, - lo ricorda la sezione lagarina delle giacchette nere - Bruno Perottoni era per tutti noi un collega, un amico che ha sempre avuto gli arbitri nel cuore, una passione davvero vera e concreta. Una persona sempre pronta al sorriso ed è con il suo stesso sorriso che tutta la sezione di Rovereto vuole ricordarlo, stringendosi tutti insieme ai suoi cari in un caloroso abbraccio».

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