E c'è chi in piazza fa sollevamento pesi per sfidare il Covid-19

di Enrico De Rosa

«Sei avvisato Covid 19, se ti presenti al Brione, ti stendo». Questo deve aver pensato l’ignoto atleta che ieri pomeriggio ha creduto bene di rinforzare bicipiti e pettorali nella piazza della Pace, al Brione. Munito di pesi e tappetino ginnico, con pantaloncini e canotta smanicata d’ordinanza, l’uomo si è steso al centro della piazza, circondata da decine di condomini, per forgiare i propri muscoli e affrontare con la massima incoscienza il temutissimo virus.

Esibizionismo, casa troppo piccola, senso di solitudine, voglia di stupire? Quali saranno stati i moventi del pesista roveretano? Oppure sarà stato l’ennesimo caso di chi si inventa, dall’oggi al domani, la passione per uno sport, pur di aggirare le norme?

Come è evidente, a nulla sono valsi gli appelli alla responsabilità personale e alla prudenza. Il campione solitario deve aver pensato che tutto sommato non trasgrediva le leggi, di recente emanate, che non vietano in fondo l’attività motoria. Sarà. Eppure qualcosa si potrebbe far notare. Magari il virus davvero non arriverà al Brione e non contagerà (ci si augura) nessuno, tanto meno il nostro atleta. Ma di una cosa si potrà essere sicuri. Ad atterrarlo è già bastato il ridicolo.

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