Il Pd ha scelto: sì a Valduga ma il partito ne esce a pezzi

di Nicola Guarnieri

Il Pd è morto, viva il Pd. Detta così suona troppo forte ma il maggior partito della città, lunedì sera, si è sgretolato rischiando di archiviare la propria stagione. Ma ha pure giocato la carta del test del marketing politico. Perché il voto del 3 maggio dovrà pure stabilire quanto vale il brand Partito democratico.
Chiariamo subito: il Pd ha scelto di stare con il sindaco uscente Francesco Valduga e con la coalizione «Idea Rovereto 2020» che associa pure Azione, Patt, Upt, Futura, Civici, Popolari, Rovereto al Centro e Rovereto Libera. Sarà quindi lui il candidato di questa parte di centrosinistra autonomista e un po’ civica. E i «dem» ci saranno con il proprio simbolo. Ma il partito è a pezzi.

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