Linea dura sui rifiuti: dai controlli oltre 270 multa nel corso di un anno

di Luisa Pizzini

Rifiuti abbandonati anche in pieno centro storico, errori di vario tipo nella raccolta differenziata e perfino il contenuto di un’intera soffitta lasciato davanti al Crm, uno dei centri di raccolta multimateriali della città. Questo, in poche parole, il riassunto di un anno di controlli in città da parte della polizia locale di Rovereto con i tecnici di Dolomiti Ambiente in materia di rifiuti. Nel 2019 gli agenti hanno sanzionato i cittadini per 273 volte.

A fine agosto davamo conto del fatto che i roveretani multati per questo motivo erano stati 123. Negli ultimi quattro mesi dell’anno, dunque, l’attività congiunta di vigili e Dolomiti Ambiente è stata intensificata. Da una parte proprio perché sono gli stessi cittadini a segnalare puntualmente casi di immondizie lasciate in giro per le strade e quindi per dare risposte su questo tema. Dall’altra per educare le persone al corretto conferimento: non è raro, per esempio, trovare materiali non conformi esposti per il ritiro della raccolta differenziata dentro i sacchi azzurri che dovrebbero servire esclusivamente allo smaltimento degli imballaggi. In queste occasioni la polizia locale, oltre a sanzionare il fatto secondo quanto previsto dal regolamento comunale in materia, cerca anche di spiegare ai roveretani qual è il modo corretto di smaltire i rifiuti in modo differenziato. Con tanto di opuscoli che contengono questo tipo di informazioni.

I casi di rifiuti abbandonati certificati dalla polizia locale nel corso del 2019 sono stati 320. Le sanzioni però sono state 273 perché in alcuni casi (meno di cinquanta) gli agenti non avevano elementi a sufficienza per contestare la sanzione, che in tutti i casi ammonta a 50 euro. Ogni volta però che sono riusciti a risalire al responsabile, si sono presentati a casa ed hanno chiesto spiegazioni. E, salvo qualche caso, il responsabile ha ammesso le proprie responsabilità in questo senso.

La maggior parte delle sanzioni riguarda il puro abbandono dei rifiuti, ma poi come detto c’è anche chi li conferisce in modo sbagliato. Per errore in alcuni casi, magari perché non sa a quale categoria appartiene un certo materiale, ma spesso anche per pigrizia. Come chi espone una coperta o dei pannolini nel sacco azzurro. I vigili dentro il sacco destinato esclusivamente allo smaltimento degli imaballaggi leggeri hanno trovato perfino rami ed erba risultato dello sfalcio di qualche giardino. Tra i casi multati inoltre ce ne sono alcuni che riguardano lo scorretto smaltimento del vetro.

Due i casi più gravi: davanti ad uno dei Crm della città sono stati trovati rispettivamente un divano ed una serie di secchi che contenevano oggetti provenienti dallo svuotamento di un’intera soffitta. Nel primo caso il responsabile è stato rintracciato grazie alla testimonianza di una persone che lo ha notato lasciare lì il mobile. Perché se ci sono ancora roveretani (e fortunatamente sono la minoranza) che cercano di fare i furbi, va detto che molti prendono seriamente la questione e collaborano attivamente.

273 sanzioni ed oltre trecento controlli raccontano di un’attività davvero intensa sul fronte rifiuti da parte del comando di via Parteli, che nel 2018 e nel 2017 aveva messo a verbale soltanto 6 e 5 sanzioni di questo tipo. La riorganizzazione del corpo e l’arrivo di nuovi vigili ha permesso di portare avanti regolarmente questa pratica con Dolomiti Ambiente.

Ora che il corpo di Rovereto ha esteso l’attività anche ai comuni dell’Alta Vallagarina, la caccia ai «furbetti» dei rifiuti non interessa solo la città. In questi primi giorni è stata certificata la prima violazione anche a Villa Lagarina, dove il vigile ha trovato un sacco pieno di umido, plastica e residuo in un cestino pubblico. Il responsabile, che è già stato identificato, verrà sanzionato perché, come sancisce il regolamento comunale, i cestini lungo le vie non possono servire per lo smatimento dei rifiuti in questo modo.

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