Perseguita i suoi avvocati A processo per stalking

Chi ha avuto qualche problema legale lo sa: del proprio avvocato bisogna avere fiducia. Qualche volta va bene, qualche altra meno, anche perché la giustizia è quello che è, perfettibile. Se non si è soddisfatti, comunque, al più si cambia legale. Certo non si può prendersela con l’avvocato. Eppure questo avrebbe fatto, secondo l’accusa, Enrico Carmellini, 67 anni. Due gli avvocati finiti nel suo mirino: il roveretano Pino Chiocchetti, che l’ha querelato una decina di volte, e la collega Ilaria Torboli, che di querela ne ha firmata una sola, ma ben più grave: stalking. Ieri in aula, è finito questo secondo caso. Che non si è chiuso, perché su richiesta della difesa, il giudice Fabio Peloso ha deciso di affidare una perizia psichiatrica.

Il paradosso è che Carmellini si è messo in conflitto con l’avvocato Torboli dopo che la legale gli aveva fatto vincere una causa. Ma - a suo parere - non abbastanza bene: era un recupero credito, lui lamentava di dover ricevere 2.800 euro, secondo il giudice di pace avrebbe dovuto avere invece 2.200 euro. A lui non è piaciuto. Da quel giorno, secondo l’accusa e secondo la querela, ribadita ieri mattina in aula dall’avvocato Torboli, che si è costituita parte civile nel processo, sarebbe iniziata una via crucis di e mail offensive.

Centinaia di mail, lunghe anche 50, 70 pagine. «All’inizio criticava il mio operato, ma poi è diventato via via più minaccioso» ha spiegato l’avvocato Torboli.

Due gli aspetti inquietanti, a suo parere: innanzi tutto i toni, con accuse agli avvocati di essere collusi con chissà chi, ma soprattutto con passi interi della Bibbia o del Vangelo riportati, o con frasi come «Pentiti dei tuoi peccati, questa volta andrò fino in fondo». E poi i destinatari: sulle mail erano individuati destinatari istituzionali, di sicuro quella roba è finita a parecchi avvocati. Da qui la richiesta di un provvedimento del questore - arrivò l’ammonimento nel 2016, ma non sortì effetti - e poi, alla fine, la querela. Passando, tra l’altro, per una causa civile allo scopo di essere pagata. Per quei fatti l’uomo ora dovrà rispondere del reato di stalking.

Meno gravi le accuse riguardo al suo comportamento verso l’avvocato roveretano Giuseppe Chiocchetti: pure a lui e mail improponibili, e in quantità importante. Un atteggiamento davanti al quale il legale ha sporto una decina di querele: la prima è finita a processo poche settimane fa, con Chiocchetti che ha ritirato la querela a fronte di una lettera di scuse, la seconda finirà davanti al giudice entro gennaio.

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