Se n'è andato a 93 anni Lamberto Ravagni: l'ultimo partigiano

Il 20 settembre scorso l’avvocato Lamberto Ravagni aveva festeggiato orgogliosamente i 93 anni. L’aveva fatto assieme agli amici più cari, quelli del circolo «Uomini Liberi».

Ieri, però, il legale e partigiano è venuto a mancare, portandosi con sé pagine importanti della storia lagarina e trentina. Perché Lamberto Ravagni è stata una figura storica dell’avvocatura, nonché protagonista prima nella Resistenza e poi di una lunga stagione politica della città della Quercia. Su proposta della presidenza del consiglio del ministri nel 1996 fu anche nominato dal presidente della Repubblica «Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana» e nel 2011 venne nominato presidente onorario dell’Anpi di Rovereto e della Vallagarina. Ravagni ha scritto anche il libro «La lunga via per la libertà. Memorie partigiane».

Mario Cossali della sezione «Angelo Bettini» dell’Anpi lo ricorda così: «Nella notte se n’è andato Lamberto Ravagni. Tutta l’Anpi del Trentino lo ricorda con commozione: era uno dei pochissimi ancora in vita tra i partigiani combattenti della nostra regione. Presidente onorario della sezione “Angelo Bettini” di Rovereto e della Vallagarina. Era nato il 20 settembre 1926. Avvocato, poi magistrato amministrativo e consigliere del Tar a Trento fino al 2004. Già negli anni del liceo venne arrestato per propaganda antifascista, sfollato poi a Folgaria, fu nuovamente arrestato e portato nelle carceri di Trento (8 novembre 1943) dove rimase circa tre mesi. Entrò poi nelle file della resistenza, nella Divisione Garemi e divenne comandante di distaccamento del Battaglione Cesare Battisti. Compì diverse azioni da Posina a Tonezza, dal Sommo al Cherle, da Laghi a Terragnolo».

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