Furti in casa al Brione: ladro preso in Lombardia dove continuava a "visitare" le abitazioni Il complice era stato acciuffato subito dalla polizia

Aveva un complice il ladro che nel tardo pomeriggio del 4 novembre scorso venne fermato dalla volante della polizia per aver tentato un furto al Brione a Rovereto. I poliziotti del commissariato di via Sighele erano riusciti a bloccare uno dei due quella sera, l’altro l’avevano identificato successivamente e con le informazioni raccolte hanno messo sulla strada giusta i colleghi delle forze dell’ordine che li hanno poi sorpresi, martedì scorso, nuovamente all’opera in provincia di Sondrio.

Ma torniamo alla movimentata sera del Brione, quella d’inizio mese, quando alcuni residenti si accorsero di ciò che stava accadendo nella zona della palestra Gandhi e si misero ad urlare, mettendo in fuga i due malintenzionati. I poliziotti che hanno risposto all’allarme erano riusciti, dopo un lungo inseguimento con tanto di spari in aria, ad acciuffare uno dei due. Erano stati messi sulle tracce del ladro da un cane: udendo un improvviso latrare avevano individuato il fuggitivo che erano riusciti a bloccare dopo un inseguimento a piedi tra le abitazioni.

Si tratta di un cittadino albanese di quarantacinque anni residente in provincia di Milano, che quella sera è stato denunciato per tentato furto in abitazione in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, per via della fuga. Il prosieguo degli accertamenti su questo fatto, disposti dalla procura della Repubblica del tribunale di Rovereto, consentiva ai poliziotti del commissariato di identificare dopo pochi giorni il complice del ladro inseguito, anche lui cittadino albanese venticinquenne residente in provincia di Bergamo. Venne quindi denunciato allo stesso modo per tentato furto in concorso.

Tutti gli elementi raccolti in quest’indagine, come vuole la prassi, sono stati quindi inseriti nei precedenti di polizia ed hanno attirato l’attenzione in particolar modo dalla squadra mobile di Sondrio, che stava indagando per una serie di furti simili perpetrati nella zona della Valtellina. I due presunti ladri del Brione, infatti, erano ancora in libertà perché per loro non erano scattate le manette in seguito al tentato furto roveretano. E nonostante quanto era accaduto in città ad inizio mese non si sono intimoriti ed hanno evidentemente continuato con la loro attività illegale, quella di saccheggiare le abitazioni. Hanno soltanto cambiato piazza, spostandosi dal trentino alla Lombardia.

Grazie alle indicazioni fornite dagli uomini della polizia giudiziaria del commissariato di Rovereto, però, soprattutto grazie a tutte quelle informazioni raccolte sulle autovetture e sui telefoni cellulari utilizzati dai malviventi, i colleghi di Sondrio, in collaborazione con la stazione carabinieri di Morbegno, hanno messo in campo una serie di servizi mirati. È in questo modo che sono riusciti, la sera del 19 novembre scorso, ad arrestare i due pericolosi ladri in flagranza di reato. Stavano di nuovo tentando un furto in abitazione, ma stavolta per loro è scattato l’arresto.

Durante le perquisizioni che sono seguite, le forze dell’ordine hanno trovato, tra la refurtiva di quela sera, anche una pistola Beretta calibro 22 appena rubata da un’abitazione della zona.

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