Negozi in crisi per lo shop on line? «Servono entusiasmo e sorrisi»

di Matthias Pfaender

«Sorriso, empatia, entusiasmo. Questo serve nel lavoro di commerciante. E di venditori e commessi bravi a Rovereto c’è tantissimo bisogno». Non cita mai il rapporto Iscom. Ma mentre parla ai ragazzi dell’Upt (scuola delle professioni per il terziario) Giulio Prosser, presidente dell’Apt e soprattutto imprenditore nel commercio di vestiario (suoi i negozi Max Mara e simili tra Rovereto e Trento) sa bene che effetto avranno le sue parole.

Perché nell’indirizzare i futuri negozianti-esercenti-imprenditori di Rovereto e Vallagarina ad essere gentili, a saper coinvolgere con la carica umana la clientela, a puntare sulla qualità di prodotti e servizi, implicitamente sta facendo sue, almeno in parte, le risultanze dell’indagine della società di consulenza bolognese commissionata dall’amministrazione Valduga. Obiettivo dell’indagine era effettuare una fotografia di Rovereto per poi studiare strategie di sviluppo urbano, soprattutto del centro storico, in crisi decennale. E i risultati sono stati chiari quanto impietosi: le potenzialità attrattivo-turistiche del centro storico sono evidenti, ma restano inespresse. E una responsabilità primaria l’hanno anche i negozianti, che non hanno investito per rendere più belli i loro esercizi e non collaborano per una promozione condivisa delle città.

«Dall’arrivo dell’on-line - ha spiegato Prosser agli studenti dell’Upt in occasione della presentazione di “Shopping aspettando Halloween” - per il commercio è cambiato tutto. Per tanti negozianti è stato fatale. Lo leggiamo ogni giorno sui giornali che tanti negozi, anche storici, chiudono. Ma altri negozi invece aprono. Si rinnovano. Perché? Perché vanno bene, perché vendono. E come si fa a vendere? O con i prezzi bassi - ma con la concorrenza dei colossi è sempre più difficile essere competitivi - o con il fattore umano. E questa è la chiave. Fare in modo che la gente scelga prima voi, e poi i vostri prodotti in vendita».

«Non prenderei l’analisi di Iscom come una “pagella” che dà brutti voti ai negozi di Rovereto» commenta l’assessore al Commercio Ivo Chiesa. «L’amministrazione comunale ha chiesto una consulenza in questo ambito perché c’era bisogno di un occhio esterno. Ora che l’analisi, puntuale, è in mano nostra sta a noi, tutti insieme, raccogliere le proposte operative di rigenerazione avanzate da Iscom. Perché è vero che mentre il commercio si trasformava, negli ultimi anni, non tutti noi commercianti siamo riusciti a stare al passo coi tempi».

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