Estate turistica: Rovereto bene Brentonico a gonfie vele e tanti cicloturisti

Nessuno l’avrebbe detto, a maggio scorso, quando le strade parevano vuote e la pioggia sembrava incessante. Eppure sul fronte del turismo l’estate 2019 è finita con numeri quasi da record. Anzi, proprio da record: toccate le 219 mila presenze in Vallagarina in quattro mesi, con l’ambito trascinato da un altopiano di Brentonico in grande spolvero, a cui però anche la città ha risposto con un’ottima performance. Insomma, cresce tutto. Il che genera un certo ottimismo, amplificato per altro nelle scorse ore: «Siamo soddisfatti di questi numeri - ha osservato ieri il presidente Apt Giulio Prosser - e ci è piaciuto, ieri (giovedì, ndr) vedere il Mart così pieno di gente, per l’avvio della nuova mostra. Ieri ha aperto anche il ristorante di Ghezzi, ci sono ottime premesse per avere risultati importanti anche in futuro». Accanto a lui, il direttore Federico Milan, che snocciola numeri in effetti sorprendenti e spiega le scelte strategiche. A partire dai ritiri di calcio: basta con i tentativi (onerosi) di cercare squadre blasonate. Le minori (e le giovanili) sono gratis e portano più giro. Ora si punterà su quelle.

I numeri. Restando ai dati, cresce tutto. Gli arrivi dell’ambito, nel periodo da maggio a settembre, fanno registrare un + 2,2% nell’alberghiero e un + 4 nell’extra alberghiero, ma a crescere davvero sono le presenze: 219 mila significa un aumento del 9,5% nell’alberghiero e del 3,1% dell’extra alberghiero, per un totale di 6,6%, meglio della media provinciale, che ha fatto registrare un più 4,5%. Questo significa che si sta allungando il periodo di permanenza medio: quasi 4 giorni nell’ambito, ma ad agosto, sull’altopiano, si è arrivato alla media di 9,5 giorni.

L’altipiano preme sull’acceleratore. Dalle parti di Brentonico si può solo brindare: qui la crescita è a doppia cifra. Le presenze negli hotel della zona salgono del 15,3%, mentre l’extra alberghiero fa un balzo addirittura del 22,4% (in tutto + 17,3%). Molto dipende dalla politica dei ritiri sportivi. «Avevamo la convenzione con il Chievo, che garantiva visibilità, nei suoi circuiti, ma non aveva un grande ritorno dal punto di vista delle presenze - spiega il direttore Milan - abbiamo scelto quindi squadre giovanili, come l’Atalanta, o squadre minori, come il Monza Calcio e la Las Vegas. Non abbiamo esborsi, ma abbiamo un ritorno tangibile che calcoliamo in 2750 presenze derivanti dai ritiri». Potrebbero essere di più: delle 34 squadre che si sono interessate, ne sono state ospitate solo 6, anche perché possibilità ricettive non ce ne sono, al di là di Brentonico.
Rovereto cresce.Anche la città va bene. Nonostante un maggio da dimenticare, soprattutto per via del maltempo. Ma i turisti alla fine sono arrivati, soprattutto a luglio ed agosto: da maggio a settembre si è registrato un +5,2% l’alberghiero e un +19,7% dell’extra alberghiero, con un’economia forse minore, che però cresce: sono stati aperti quest’anno alcuni B&B e alcuni appartamenti vacanze.

Cicloturisti: una certezza. A maggio non se ne vedevano, si temeva si fossero dimenticati della ciclovia dell’Adige. E invece appena sono finite le piogge, sono ricomparsi i cicloturisti: 2000 quelli che si sono fermati all’infopoint di Sacco, di cui 111 hanno prenotato da lì l’albergo per la notte (quasi sempre una sola). La fascia d’età? Aumentano i bambini, ma il grosso (43%) è attorno agli anta (40 e 50). Quelli con più capacità di spesa. 

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