Rifiuti: multati 123 "furbetti" La maggior parte in centro

di Luisa Pizzini

Dopo i problemi legati alle strade, da sempre al primo posto, il tema dei rifiuti abbandonati è sicuramente il più ricorrente nelle segnalazioni che i roveretani inoltrano al Comune di Rovereto. Che siano sotto casa o in una zona di passaggio per i cittadini vedere immondizie o sacchi in giro è indubbiamente un brutto biglietto da visita, oltre che un problema ambientale.

In casi come questi serve un segnale per cercare di educare le persone al rispetto delle regole di convivenza e l’amministrazione comunale lo ha dato dando mandato alla polizia locale di intensificare i controlli su questo fronte. Controlli che i vigili urbani programmano e conducono assieme a Dolomiti ambiente.

Risultato? Sono 123 le violazioni che sono state accertate dagli agenti del corpo di via Parteli dall’inizio dell’anno ad oggi nei confronti di cittadini per “abbandono o scorretto conferimento dei rifiuti”.
Difficile tracciare un identikit dei trasgressori: sono persone di tutte le età, di tutte le nazionalità e di tutte le classi sociali. Gente che lascia le immondizie lungo le strade o nelle aree verdi della città, che si disfa degli sfalci da potature dei propri giardini chiudendoli magari in un sacco azzurro anziché allungarli fino al Centro raccolta multimateriale più vicino, che cerca di occultare in un sacco nero vestiti o cibo da buttare e lo getta in qualche angolo pensando di far prima e di farla franca. Gli agenti della polizia locale, che per effettuare questi controlli si muovono assieme al personale di Dolomiti ambiente, in un caso si sono addirittura sentiti dire: «Qualcuno mi ha suggerito di lasciare il sacco qui davanti allo stadio Quercia, assicurandomi che qualcuno prima o poi sarebbe passato a ritirarlo».

La maggior parte degli interventi che gli agenti della polizia locale effettuano su segnalazione degli stessi cittadini interessano il centro storico. E una spiegazione a questa situazione è data dal fatto che ci sarebbero alcuni soggetti che gravitano in questo zona restii al rispetto delle regole. Alcuni di loro sono stati sanzionati più volte per questo motivo ma non è facile convincerli a cambiare il loro comportamento.
Ma come si arriva alla sanzione in questi casi? Non subito. Le segnalazioni raccolte, molte delle quali attraverso il furgone mobile della polizia locale che negli ultimi ha fatto sosta nei diversi rioni della città, servono per tracciare la mappa dei controlli che i vigili organizzano con Dolomiti ambiente. Una volta sul posto documentano la situazione e cercano elementi utili ad identificare l’autore della violazione. I vigili non amano svelare questi dettagli del proprio lavoro, un vero e proprio lavoro d’indagine che di solito li porta anche attraverso testimonianze od altre fonti ad arrivare al responsabile dell’abbandono. Può essere l’indirizzo della corrispondenza gettata nella spazzatura o qualche altro dettaglio trovato tra i rifiuti l’indizio dal quale riescono a risalire alla persona.

In quel caso la contattano telefonicamente o si presentano a casa per chiedere spiegazioni: è un passaggio fondamentale, sia perchè l’interessato ha la possibilità di difendersi, sia perché in questo modo gli stessi agenti possono accertare con maggiore sicurezza se la responsabilità è sua. Quindi dopo l’accertamento in strada il verbale relativo alla violazione non viene inviato immediatamente al presunto trasgressore. Solo dopo le spiegazioni fornite dallo stesso l’agente decide il da farsi. Per questo le 123 violazioni accertate (furono 6 nel 2018, 5 nel 2017) sono pressoché certe. La sanzioni consiste in una multa di 50 euro.

Quando la polizia locale incontra le persone, in questi casi, cerca anche di educare i cittadini al rispetto delle regole ed in questo caso al corretto smaltimento dei rifiuti. Consegna i pieghevoli informativi e spiega cosa fare.

I controlli contro l’abbandono dei rifiuti sono affidati prevalentemente al settore di tutela ambientale della polizia locale di Rovereto e valli del Leno. Nelle loro uscite sono affiancati spesso anche dalla squadra antidegrado ed è capitato che, mentre si trovavano in strada, fossero avvicinati da roveretani interessati al loro lavoro. La gente si avvicina, chiede informazioni ai vigili, è contenta del fatto che le segnalazioni abbiano un riscontro e, quando possibile, una soluzione.

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