Manifattura, per le cavie appalto da 722mila euro

di Nicola Guarnieri

I piccoli roditori, cavie da laboratorio, saranno custoditi in appositi locali opportunamente attrezzati all’ex Manifattura Tabacchi di Borgo Sacco. L’appalto da 722 mila euro se l’è aggiudicato l’associazione temporanea di imprese composta da Tecniplast Spa di Buguggiate (Varese) e Ahsi Spa di Bernareggio (Monza). In verità questa è stata l’unica offerta arrivata sul tavolo dell’università. Toccherà dunque alle due società lombarde fornire arredi di laboratorio e attrezzature per la stabulazione dei roditori per il nuovo centro Iit del Cimec che sarà realizzato, come detto, in Manifattura. Trasformando un angolo dello storico opificio in una sorta di minizoo a servizio della scienza. Perché i topolini sono necessari per proseguire gli studi comparativi di neuroscienze.

«L’area principale del cervello coinvolta nella cognizione spaziale, chiamata formazione ippocampale, - spiegano al Cimec - è filogeneticamente antica e conservata da specie lontanamente imparentate fra loro. Per questo studiamo modelli animali per cercare di rispondere a domande riguardanti le basi genetiche, neurali e dello sviluppo delle abilità spaziali. Stiamo attualmente conducendo esperimenti su pulcini domestici, pesce Danio rerio e vari modelli di roditori, compresi i modelli murini della sindrome di Williams».
Organizzare e arredare un sito ad hoc per la conservazione ottimale delle cavie, dunque, è indispensabile. Ed ora, grazie all’appalto vinto da Tecniplast per 721.800 euro, si potranno avere dentro casa gli animaletti utili alla ricerca. Con il loro aiuto il Cimec (Centro interdipartimentale mente-cervello), in stretta collaborazione con l’Iit (l’Istituto italiano di tecnologia), potrà capire come funziona la memoria, trovare farmaci efficaci contro l’autismo o l’epilessia, simulare le connessioni cerebrali con una sorta di cervello artificiale e lavorare per la riabilitazione di chi ha grossi problemi neurocognitivi.
All’ex Manifattura si stanno allestendo allo scopo tre edifici che ospiteranno i laboratori di ricerca e dove sarà realizzato un «campus delle neuroscienze» collegato al «Center for Neuroscience and Cognitive Systems».

Per quanto riguarda l’impiego di animali per studiare il cervello umano, qualche mese fa il direttore Carlo Miniussi ricordava che «le leggi che ne regolamentano l’uso a scopo scientifico sono estremamente rigorose e che si fa di tutto perché vengano trattati nel miglior modo possibile. Al Cimec si usano i pesci per studiare i meccanismi della memoria, mentre all’Iit si useranno i ratti per fare studi di connettività cerebrale per lavorare sull’autismo».

E le ricerche sull’autismo saranno uno degli aspetti fondamentali della ricerca cosidetta di frontiera che sarà concentrata a Borgo Sacco. Ma si continuerà a condurre esperimenti con i bambini tra 1 e 12 anni, monitorando lo sviluppo delle loro capacità spaziali al fine di capire come noi esseri umani possediamo questi concetti astratti. E si studierà pure lo sviluppo di capacità mnestiche: la memoria per oggetti, volti e scene, quella memoria episodica così come lo sviluppo delle abilità comunicative. Progettando studi in forma di brevi e semplici giochi a misura di bambino (come nascondino, compiti di riconoscimento), al Cimec sono in grado di ottenere informazioni su come la memoria e la comunicazione si sviluppano anche in bambini molto piccoli.

Ma ci sarà spazio anche per la compromissione cognitiva: «Siamo interessati a studiare lo specifico profilo cognitivo di persone con Sindrome di Williams, confrontate con persone che presentano altri disturbi dello sviluppo come i disturbi dello spettro autistico. Comprendere i profili comportamentali specifici ci consentirà  di fare ipotesi sul funzionamento cerebrale associato ai pattern comportamentali osservati».

L’appalto appena consegnato, come detto, è riferito alla stabulazione dei piccoli roditori. La fornitura richiesta all’azienda dall’università va dalle gabbie per gli animali ai mobili in genere, dai frigoriferi combinati ai congelatori a -86° centigradi e agli incubatori. Si tratta di attrezzatura da laboratorio e ottiche di precisione ad alto valore aggiunto e tecnologico indispensabili per conservare nel miglior modo possibile le cavie.

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