Educa, al via alla 10ª edizione Si parte con le insidie delle foto

Un buon gioco di squadra è un’alchimia difficile da tradurre in una formula esatta. Lo sport tuttavia ci insegna che contando solo sui propri talenti si può vincere una partita, ma è con la forza del gruppo che si conquistano i campionati. Lo spirito di squadra è armonia delle imperfezioni, è dissolvere i difetti di ciascuno nell’abbraccio del gruppo, ma è anche amplificare le capacità dei singoli nello sforzo unisono di un obiettivo comune.

L’educazione, da questo punto di vista, è come un campo di gioco in cui scendono insieme genitori, insegnanti e studenti. La cronaca, i social, il dibattito pubblico ci restituiscono però, e sempre più spesso, l’immagine di famiglie e docenti come avversari più che compagni di squadra. L’escalation di violenza, verbale e fisica, che si materializza nelle aule, è solo l’evidenza più estrema di un’alleanza che è venuta meno.

Eppure la letteratura scientifica dimostra che quanto più bambini o ragazzi percepiscono coerenti gli stili educativi degli adulti di riferimento (insegnanti, educatori, genitori) tanto più si impegnano nello studio e nel diventare cittadini consapevoli.

«Educa 2019», che terrà banco da oggi a domenica, parte da qui proponendo una riflessione costruttiva su come riannodare la relazione genitori-insegnanti su base fiduciaria. Per farlo non potrà prescindere dal considerare le comunità e i contesti in cui scuole e famiglie vivono oggi e la sempre più estesa funzione educativa svolta da molteplici agenzie (cooperative, associazioni, enti culturali), anch’esse chiamate a ripensarsi in una società profondamente mutata.

Il piatto forte del festival sarà «Educa Immagine» che vuole fornire strumenti ai più giovani per gestire il «bombardamento» di immagini, spesso vettori di fake news e messaggi fuorvianti, al quale sono continuamente sottoposti, dai social network alla televisione.
Come sempre l’elenco degli ospiti di Educa è ricco e di qualità: il filosofo Umberto Galimberti terrà una lectio magistralis domani, proponendo spunti di riflessione sul mondo dell’adolescenza, e in particolare su certi silenzi che sembrano contraddistinguere questa generazione.

Domenica sarà la volta di Michela Murgia, che rifletterà sul senso del femminile nella società odierna, mentre lo scrittore Eraldo Affinati presenterà il suo ultimo libro «Via dalla pazza classe». Sempre domenica saranno due campioni come Josefa Idem e Giorgio Cagnotto a parlare di sport, scuola e giovani come sodalizio educativo.

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