Rovereto, strade più sicure grazie alle multe

È una delle leggende metropolitane più longeve: ad ogni multa staccata e appiccicata su qualche cruscotto, il solerte vigile urbano ci guadagna. Perché «lavorano a percentuale», si dice. Ecco, si dice, ma ovviamente non è vero. Perché le sanzioni della polizia locale hanno lo scopo preventivo di assicurare il rispetto delle regole. E a decidere come vengono spesi i soldi che la pubblica amministrazione incassa ogni anno grazie alle sanzioni, è il codice della strada. Che definisce regole ferree: il 50% di quel che entra va usato per interventi che migliorano la sicurezza sulla strada. Ed è quello che fa anche la giunta Valduga, che recentemente ha approvato il consuntivo 2018 di questi fondi, e il preventivo 2019. Due delibere da cui emerge qualche curiosità. A partire dalla difficoltà dell'ente pubblico ad incassarle, quelle multe, fino al capitale (perché è un capitale) necessario per tagliare l'erba lato strada o rifare la segnaletica orizzontale. Quanto al totale, nel 2018 sono state incassate multe per 399.376,72 euro. La metà esatta, 199 mila euro e rotti, è stata investita in sicurezza stradale. O per meglio dire, quei 199 mila euro, hanno contribuito a coprire le spese per la sicurezza stradale, che in realtà sono state ben più alte. Tre i capitoli principali: interventi sulla segnaletica, attività di controllo e manutenzione delle strade. Quanto alla segnaletica, al netto delle battute da bar - perché se la viabilità cambia spesso serve investire spesso pure in cartelli stradali - cartelli e strisce sull'asfalto costano piuttosto cari. In tutto si sono spesi l'anno scorso 96.961 euro (di cui quasi 50 mila dalle multe) per questo. A pesare è soprattutto la segnaletica orizzontale, rifatta un po' ovunque: sulla statale (per 12 mila euro), sulla bretella ai Fiori (altri 5 mila), all'interno dei quartieri cittadini (in tutto 48 mila euro).
Quanto al capitolo controllo e accertamento delle violazioni, il grosso della spesa (88 mila euro, di cui 49 mila derivanti dalle multe) serve per gestire le violazioni, tra riscossione coattiva, rivalsa e spese (75.800 euro). Il resto sono acquisiti vari e revisioni dei mezzi in dotazione. Con un a curiosità: costa decisamente meno mantenere revisionati gli etilometri (927 euro) degli autovelox (3.500 euro). Infine c'è il capitolo miglioramento della sicurezza stradale. È questa la fetta grossa della torta: 202.264 euro, (di cui 99.594 dalle multe). Ma chi si immagina chissà quali interventi, rimarrà deluso. La maggior parte dei soldi finisce in manutenzioni minime. Su tutte, lo sfalcio dell'erba e il taglio della vegetazione ai bordi delle strade: su questo capitolo si sono spesi 125.400 euro. Un'attività che non è quindi costa alla giunta solo in termini di polemica politica, ma pure per quel che riguarda i cordoni della borsa. Decisamente meno impattante, sul capitolo sicurezza, la vigilanza davanti alle scuole, su cui comunque si sono investiti 36 mila euro.
Se questo è ciò che si è speso nel 2018, per quel che riguarda il 2019 si è per ora ovviamente nel campo delle previsioni. E la giunta Valduga ha previsto vengano emesse multe per 490 mila euro, ma ha deciso di iniziare da un dato di realtà: un conto è staccare le multe, un altro è convincere i cittadini a pagare le sanzioni. Per questo nel 2019 sarà istituito un «Fondo crediti di dubbia esigibilità», per 54 mila euro.

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