L'impianto fanghi al Navicello non puzza: esame «Via» ok

Il progetto di modifica dell’impianto integrato di ossidazione ad umido dei fanghi biologici e dei trattamenti reflui realizzato nel territorio del comune di Rovereto, al Navicello, dalla ditta Ladurner, ha superato l’esame della Via, per quanto riguarda in particolare le emissioni in atmosfera e gli odori prodotti dalle lavorazioni. Lo rende noto il vicepresidente e assessore provinciale all’urbanistica e ambiente, Mario Tonina.

Sul versante delle emissioni, il progetto prevede che tutte le fasi di lavorazione siano presidiate da sistemi di aspirazione. In merito agli odori, le soluzioni progettuali adottate - osserva Tonina - consentono di rispettare ampiamente le soglie di accettabilità del disturbo olfattivo. Con la delibera adottata recentemente, comunque, la Giunta provinciale si impegna con il Comune di Rovereto a monitorare periodicamente l’area interessata dall’impianto, «per garantire che le sue prestazioni siano coerenti con quanto previsto dal progetto».

Per quanto riguarda il presunto aumento del traffico, Tonina osserva che «il numero di camion che transiteranno nella zona, secondo le stime dell’assessorato all’ambiente, sarà nettamente inferiore rispetto ad alcune previsioni diffuse in questi giorni. Per il conferimento di tutte le 18.000 tonnellate/anno di fanghi all’impianto (di cui 6.000 prodotte dal medesimo depuratore di Rovereto) il traffico veicolare previsto nel rapporto istruttorio è di 7 mezzi al giorno; di questi 2 attengono al trasporto dei fanghi prodotti dal depuratore di Rovereto, che percorrono circa 100 metri dal luogo di produzione al luogo di destinazione. «Quindi per il conferimento di circa 12.000 t/anno di fanghi disidratati provenienti da altri depuratori del Trentino si avrà in realtà un flusso di 4/5 camion al giorno, per 5 giorni lavorativi a settimana». Infine, il costo per lo smaltimento dei fanghi a carico della Provincia «risulterà sensibilmente ridotto, contrariamente a quanto sostenuto dai detrattori del progetto. La tariffa prevista per il servizio di ossidazione ad umido dei fanghi (compreso lo smaltimento finale del residuo inerte) è di 103 /t di fango disidratato (valore calcolato dalla tariffa riferita al secco), assolutamente in linea con i valori attuali di mercato ed anzi molto più conveniente della tariffa di 160 /t pagata per la messa a discarica dei fanghi».

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