Una task force al femminile contro il degrado della città

La task force contro il degrado - una sorta di Buoncostume incaricata di mantenere il decoro in città - è pronta. Ed è praticamente tutta al femminile.

Cinque dei sei vigili urbani assunti per due anni dal Comune proprio per istituire questo gruppo operativo speciale sono infatti donne. La scelta, chiaramente, non è dettata da «imposizioni» di genere, da quote rosa che piacciono tanto alla politica ma nella pratica sono sovente disattese, ma è figlia di una graduatoria di merito in cui, appunto, ai primi posti si sono classificate cinque aspiranti vigilesse.
Le assunzioni con contratto a tempo determinato (due anni eventualmente rinnovabili se il servizio dimostrerà di essere valido) scatteranno il primo febbraio e i sei nuovi agenti opereranno esclusivamente nella prevenzione e nella garanzia della sicurezza urbana.

Il compito di questa inedita squadra (che sarà diretta da un ispettore opportunamente formato) è quello di trasformare la città di Rovereto in un centro abitato civile e decoroso, combattendo vandalismi, graffittari e sporcaccioni. Insomma, dopo anni di proteste, lamentele, segnalazioni di vie e piazze in mano a deturpatori capaci di «minarne» la vivibilità è arrivata l’ora di dire basta. E il Comune, non a caso, ha presentato un progetto ad hoc in Provincia che ha deciso di sostenerlo e finanziarlo con 435 mila euro. I soldi di piazza Dante sono stati subito girati sulla task force che, come detto, dovrà combattere i mariuoli che rovinano i centri storici (non solo quello canonico ma anche quelli degli altri quartieri) e dispensare nei cittadini quel senso di sicurezza che, nel tempo, è venuto meno.

Il team antidegrado della polizia locale, dunque, sarà operativo tra una decina di giorni e sarà costituito da vigili urbani di età compresa tra 27 e 39 anni. Gli agenti - Cristiana Paoletto, Alice Lucca, Elena Busetti, Sara Marisa, Eva Todeschini e Francesco Gottoli - pattuglieranno centro storico e rioni in orario pomeridiano e serale nel periodo compreso tra l’1 febbraio 2019 e il 31 gennaio 2021.
«I progetti - si legge nella nota della dirigente provinciale Valeria Placidi - devono riguardare la realizzazione di attività finalizzate al potenziamento delle condizioni di sicurezza urbana, al miglioramento delle attività di presidio del territorio e al rafforzamento della coesione sociale di aree comunali interessate da fenomeni di degrado».

Rovereto, per espressa volontà del sindaco Francesco Valduga, d’altro canto ha deciso di puntare forte sulla prevenzione e la lotta all’imbruttimento e all’imbarbarimento con un capitolo inserito nell’ultimo Dup che lancia il progetto «Città amichevole». Un’iniziativa che parte dalle esigenze dei roveretani di serenità, anche estetica, e che mira a restituire l’urbe ai suoi abitanti come luogo dove poter intrecciare relazioni sentendosi a casa propria. Oltre alla percezione della sicurezza, il nucleo operativo speciale antidegrado dovrà chiaramente occuparsi di vandalismi, contrastare le scritte sui muri e, appunto, cercare di garantire il decoro.

Insomma, dopo anni di tolleranza - o di noncuranza - sta partendo formalmente la crociata con chi insudicia e disturba. E a pattugliare città e periferia per gestire raid vandalici o ubriachi molesti, ma soprattutto per prevenire situazioni di degrado e pericolo, sarà una squadra «rosa» appositamente addestrata. Un segnale, questo, dei tempi che stanno positivamente cambiando ma anche un tocco di grazia per agenti che devono provvedere a rendere più graziosa, vivibile e appetibile la nostra città.

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