Lizzana chiede meno traffico e meno puzza

A Lizzana la circoscrizione punta i piedi e, nella seduta di lunedì sera, ha chiesto all’amministrazione maggior concretezza sui temi della viabilità, del benessere dei residenti e della sicurezza: «La bretella alla Mira va realizzata. Sul problema della puzza si dovrebbero prevedere delle sanzioni pecuniarie ogni volta che dallo stabilimento chimico Novartis, come avvenuto di recente, vengono liberate delle emissioni maleodoranti. Infine, va affrontato un problema molto sentito dalla popolazione, quello dei cavi dell’alta tensione che penzolano sull’abitato, all’altezza del parco alla busa».
 
Messe alle spalle le polemiche e i contrasti, che avevano paralizzato l’attività del consiglio per più di un anno, la circoscrizione di Lizzana, guidata dal presidente Gianluca Bottesi, ha ritrovato, di fronte ai problemi del quartiere, unità e voglia di impegnarsi.
 
Soprattutto in vista del prossimo appuntamento con la giunta, in cui si dovranno presentare delle istanze per farle mettere a bilancio, il presidente Bottesi, con il consenso di tutto il consiglio, ha fatto il punto della situazione: «Dobbiamo presentare un breve elenco di priorità sulle quali insistere, perché la giunta si decida a realizzarle».
 
Come è noto, negli ultimi anni le grandi catene commerciali dalla Coop ad Aldi fino all’Orvea e al Millenium hanno eletto la zona di Rovereto Sud come area ideale per aprire nuovi centri commerciali.
Ha osservato ancora Gianluca Bottesi: «L’apertura di questi grandi supermercati aggrava l’intasamento del traffico. Non solo, la strada all’altezza del Millenium è molto stretta e per i pedoni, che devono prendere l’autobus, è sempre a rischio. A questo si aggiungano la mancanza dei parcheggi nella zona industriale e la scarsa illuminazione della statale».
Ma le difficoltà non finiscono qua, l’aumento del flusso delle auto che taglia con la statale in due Lizzana potrebbe complicarsi se si dovesse realizzare la Valdastico (la superstrada che dovrebbe collegare con la statale 47 della Valsugana, ma che potrebbe arrivare anche a Rovereto Sud).
 
Ha aggiunto il consigliere Luca Vicentini: «Dalla riunione di stasera deve arrivare il messaggio che realizzare il progetto della bretella alla Mira (che collegando via Caproni alla statale del Brennero all’altezza del canile, devierebbe il flusso di veicoli, ndr), è necessario, poiché rischiamo di subire altri danni nell’ipotesi di un’uscita della Valdastico a Rovereto Sud. La giunta, che ha approvato il progetto, lo ha accantonato per i costi (4,6 milioni di euro, ndr), ma lo stanziamento è della Provincia».
 
Come è noto, il problema della puzza dello stabilimento chimico Novartis risale al 2015. Ha ammesso Gianluca Bottesi: «Va dato atto all’amministrazione di essere intervenuta con efficacia. L’utilizzo del naso elettronico, un sistema di rilevazione scientifico, è servito. Ma il problema non è scomparso. L’azienda lo ammette, però le scuse non possono bastare, sarebbe ora che il Comune si facesse sentire infliggendo delle multe».
 
Infine, non va trascurata un’altra priorità per la circoscrizione, quella dei cavi dell’alta tensione, che sono utilizzati dalla Terna nei periodi di sovraccarico. Ha ricordato ancora il presidente Bottesi: «Sono sostenuti da vecchi piloni in cemento, causano disagio alla popolazione, attirano i fulmini e soprattutto non esiste un cavo di salvaguardia. Chiediamo un tavolo operativo alla giunta e alla Terna, perché nell’arco di 6-7 anni possano essere spostati. Non aspettiamo che si verifichi un incidente».
 

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