Sul Leno a Rovereto torna profumo di fiori

A Rovereto riparte in via Lungo Leno Destro, dopo anni di stop, un’attività di floricoltura. Si chiama Leno Garden e in un’area di quasi 6 mila metri quadrati, di cui 1500 coperti da serre, offrirà ai pollici verdi della città un vasto assortimento di piante, fiori e piantine da orto. Ad investire in questa nuova avventura è Flavio Bongiovanni, un’esperienza ventennale alle spalle nella manutenzione del verde e un vasto vivaio a Sabbionara di Avio, dove vive. «Ci ampliamo, scommettendo su Rovereto - afferma fiducioso Bongiovanni che si farà aiutare in negozio dalla moglie Maura e da una collaboratrice, Maria -. Era da un po’ di tempo che avevamo sott’occhio questi terreni e così, dopo aver raggiunto un accordo con il proprietario, abbiamo riqualificato l’area, che si trova in pieno centro storico».  
 
Un’oasi verde nel cuore urbano di Rovereto che, nel corso degli anni, ha subito decine e decine di avance. Senza però mai cedere, neanche al miglior offerente. Merito e ostinazione del proprietario, Carlo Lupatini, che ha voluto mantenere l’identità di quel luogo, da sempre vocato all’agricoltura. Già agli inizi del ‘900 si narra infatti che lì, accarezzati dalla brezza del torrente, sorgessero degli orti. «Erano quelli della famiglia Fedriga - racconta l’avvocato Carlo Lupatini, l’attuale proprietario -. Nel 1971, poi, mio padre Pieralvise, che faceva l’agricoltore, decise di rilevare i terreni e costruire la prima serra, ingrandendo man mano l’area fino allo stato attuale». Negli ultimi anni si sono alternati diversi gestori. Da ultima la cooperativa sociale «Arti e mestieri», che nel 2009 si era però tirata indietro. Da allora l’area in lungo Leno destro era stata abbandonata. E le vecchie serre si erano trasformate in una sorta di magazzino.  
 
«In questi anni abbiamo ricevuto svariate richieste - svela Lupatini - dalla realizzazione di una nuova area residenziale a quella di un parcheggio a servizio del centro, alla più recente proposta di creare una serra-ristorante che potesse ospitare anche eventi culturali. La zona, così vicina al centro, allettava molto. Ma in un certo senso ho voluto preservare ciò che mio padre aveva creato e la vocazione agricola che ha sempre caratterizzato questo piccolo angolo di città».  
Alla fine, senza mai cedere al canto di sirena di costruttori e amministratori, la scelta di affittare quegli spazi è ricaduta sulla «Leno Garden», che ha aperto i battenti proprio in questi giorni. Oltre 450 metri quadrati di area espositiva, alcune serre per la coltivazione diretta di fiori e piante e un ampio spazio esterno dove in futuro, rivela Bongiovanni, «ci piacerebbe realizzare una piccola fattoria didattica». «Saremo aperti - aggiunge, mentre scarica una serie di bancali di coloratissime viole - tutti i giorni con orario 9-12 e 14-18.30 (compresa la domenica mattina), ma con l’arrivo della bella stagione punteremo ad aprire con orario continuato».

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