Progetto tennis: il difensore civico bacchetta il Comune

Sulla questione del progetti tennis e dei giardini di via Dante a Rovereto, a palazzo Pretorio arrivano solo brutte notizie. L’ultima, in ordine di tempo, è quella che riguarda il difensore civico: la dottoressa Daniela Longo ha infatti recentemente scritto al Comune, invitandolo a fare ciò che la legge prevede. A rispondere, cioè, all’opposizione di alcuni privati cittadini, per altro riuniti nell’associazione Più democrazia. Tono cordiale ma fermo, il difensore civico ricorda all’amministrazione che è necessario corrispondere alle richieste dei cittadini. 
 
La vicenda è nota, perché si trascina da parecchio tempo. L’amministrazione comunale ha approvato un progetto per il riordino dell’area tennis, nei giaridini di via Dante. Si prevede di realizzare un campo in più, mentre l’ex palazzina Aci diventerà sede del circolo tennis, con un collegamento diretto a parco. Nemmeno si era finito di presentare i disegni, e già sono arrivate le critiche. Perché per realizzare il progetto servirà tagliare qualche albero. La giunta si è affrettata a dire che se ne pianteranno di più di quanti ve ne siano adesso, e che il saldo finale sarà ampiamente positivo. Ma ciò non è bastato a sopire le proteste, di varia natura. I Verdi, per cominciare. Il comitato Salviamo gli alberi di viale Trento, che in realtà si occupa del verde cittadino tout court. Il movimento Cinque stelle, che sul punto ha presentato richiesta di referendum
 
Poi c’è l’associazione «Più democrazia», appunto. Che una volta approvata la delibera, l’ha impugnata per due ragioni: «La prima - spiegano sul loro sito - è attinente all’assenza del requisito d’urgenza per rendere la deliberazione immediatamente eseguibile mentre la seconda riguarda la mancanza del parere del consiglio circoscrizionale, così come previsto dal regolamento» . «Ai sensi dello statuto comunale, la giunta avrebbe dovuto rispondere entro 60 giorni, ma ciò non è avvenuto - scrivono i proponenti sul loro sito - Prima di valutare azioni in sede giurisdizionale, abbiamo ritenuto opportuno rivolgerci al difensore civico, affinché venga data risposta all’opposizione, così come previsto dalle disposizioni statutarie». E il difensore civico, appunto, ha aperto un’istruttoria, scrivendo al Comune: «Si invita cortesemente a fornire per iscritto ogni informazione utile ai fini del corretto svolgimento delle funzioni istituzionali».

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