La banca della terra per salvare i campi

In tempi in cui l’agricoltura non è più il settore determinante dell’economia trentina, quel che è a rischio è la tenuta paesaggistica e ambientale. Perché la terra non coltivata diventa bosco, rovi, sterpaglia. Ecco perché soprattutto le aree di montagna si sono da tempo poste il problema di «salvare» pezzi di territorio destinati all’abbandono. Per questo anche il Comune di Brentonico ha deciso di aderire al progetto Banca della Terra, ideato dalla Provincia. 
Con questa iniziativa si favorisce la creazione di un inventario di terreni pubblici e privati, abbandonati oppure sottoutilizzati, che i proprietari dichiarano come disponibili per la temporanea assegnazione a soggetti che ne facciano richiesta ai fini di un recupero. 
L’adesione all’iniziativa garantisce, in ogni modo, la proprietà privata che non viene messa in discussione. Al contrario, l’intento è semplicemente quello di mitigare i fenomeni di abbandono e facilitare il reperimento di superfici per l’avviamento di nuove imprese agricole, oppure consolidare quelle già esistenti. L’assessorato comunale all’agricoltura sottolinea che i terreni messi a disposizione potrebbero risultare rivalorizzati rispetto alla loro attuale condizione, grazie al loro recupero e manutenzione. Ci sono dunque evidenti vantaggi non solo per chi userà quei terreni, ma anche per i loro proprietari. 
Per rendere operativo il progetto, i proprietari interessati possono compilare il modulo «dichiarazione di disponibilità» per l’inserimento delle particelle fondiarie nella Banca della terra. Il modulo è presente sul sito internet del Comune di Brentonico. Lo stesso è presente anche su www.modulistica.provincia.tn.it, alla voce agricoltura/banca della terra.

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