I problemi di Ostetricia «Personale insufficiente»

È ormai un botta e risposta quello tra l’assessore provinciale alla Salute Luca Zeni e il consigliere del Movimento 5 stelle Filippo Degasperi, sul reparto di Ostetricia di Rovereto.

Il nodo è sempre il medesimo: il personale. Insufficiente, secondo il consigliere provinciale. Ad una prima interrogazione - circa assenze, numero di medici e organizzazione delle guardie notturne e del turno di pronta disponibilità - Zeni qualche settimana fa aveva risposto che l’organico su cui può contare Ostetricia al Santa Maria del Carmine non è di 11, come previsto dalla carta dei servizi, perché «il dato sul sito aziendale Apss rappresenta un dato indicativo di una situazione, fotografata al momento dell’inserimento nel sito d’informazione e non aggiornata con le continue modifiche che si succedono, per il notevole turn over del personale».

Zeni aveva spiegato che in servizio ci sono 10 dirigenti medici (di cui una in part time), di cui «una beneficia dei riposi giornalieri previsti dalla tutela della maternità, due dirigenti hanno un rapporto ad impegno ridotto e una è esclusa dall’effettuazione di guardie notturne festive e prefestive». Tre le assenti, di cui una sarà sostituita a breve, essendo già stata avviata la procedura di selezione.

Numeri che i Cinque Stelle contestano, in una seconda interrogazione: «Si fa presente - scrive Degasperi - che dal numero di 10 dirigenti medici dobbiamo decurtare 2 unità che non effettuano guardie notturne e festive né reperibilità ed inoltre hanno orario ridotto, dal numero di 8 dobbiamo ulteriormente decurtare una unità part time: dai calcoli che si fanno secondo le indicazioni nella risposta sono quindi in attività 7,68 dirigenti medici, che devono espletare l’attività che era prevista per 11, come si legge dal sito aziendale».

E ancora: «Si fa presente che erano necessari 11 medici quando ancora non era stato chiuso il punto nascita di Arco, non si comprende come mai ad un aumento di attività non si sia provveduto al doveroso incremento d’organico». E sulle tre dottoresse in aspettativa, i Cinque Stelle chiedono per quale motivo si sostituisca solo una delle tre.

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