Pubblicità sugli ascensori dell'ospedale di Rovereto: sì o no?

Le porte degli ascensori dell’ospedale Santa Maria del Carmine a Rovereto sono state «decorate» con la pubblicità della Conad. Un modo per tirar su soldi, in tempi di magra, e d’altronde in altre zone dell’ospedale ci sono già iniziative del genere, relative però a beni legati alla salute e al benessere.

di Barbara Goio

Le porte degli ascensori dell’ospedale Santa Maria del Carmine a Rovereto sono state «decorate» con la pubblicità della Conad. Un modo per tirar su soldi, in tempi di magra, e d’altronde in altre zone dell’ospedale ci sono già iniziative del genere, relative però a beni legati alla salute e al benessere.
 
Lo scontro è aperto, con alcuni esponenti politici, come Giovanni Spagnolli (ex assessore alla sanità) e Claudio Civettini (Civica Trentina), che parlano senza misure di «oltraggio» e «indecenza». Anzi, il primo ipotizza cartelloni con le facce degli aspiranti sindaci e il secondo con messaggi promozionali di pompe funebri. Altri invece sostengono che promuovere articoli medici in ambiente sanitario può dar luogo a confusione, come se in questo modo si volessero «consigliare» i pazienti a scegliere un prodotto come un materasso o dei pannolini, oppure un servizio di assistenza privata anziché un altro. E comunque il denaro raccolto in questa maniera è decisamente ingente e viene usato per iniziative sanitarie.
 
In verità esiste un codice che regola la scelta degli sponsor ma, a parte questo, siete favorevoli o contrari alla pubblicità nelle aree pubbliche di cura come ospedali, ambulatori, e case di riposo?
 
 

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