Giro di fumo scoperto dai prof alle scuole medie di Rovereto

di Nicola Guarnieri - NO

Le dimensioni non sono ancora preoccupanti ma una certa inquietudine sociale la si percepisce ugualmente. Tant'è che la polizia sta tenendo monitorata la situazione. Ma qual è il problema? La droga a scuola; non certo pasticche di ecstasy o sostanze sintetiche ma per certi versi un ritorno all'antico: gli spinelli. Peccato, però, che non stiamo parlando di istituti superiori e di studenti maggiorenni o quasi ma delle scuole medie. Nella fattispecie in un istituto comprensivo della città dove, nei giorni scorsi, gli insegnanti hanno fatto intervenire gli ispettori del commissariato di via Sighele per un giro di «fumo» scoperto per caso.

Come detto non si tratta di un fenomeno diffuso di spaccio ma di ragazzi che vanno a scuola con spinelli già fatti e che coinvolgono nella «fumata» altri amichetti.  «Per ora non c'è allarme - conferma la dirigente della polizia di Stato Ilva Orsingher - o almeno non ci preoccupa in quanto criminalità. È più un problema per educatori e genitori. Noi abbiamo parlato con i ragazzi. L'età bassa fa pensare anche se al centro di tutto ci sono studenti magari più grandi, ripetenti e, tra l'altro, non dimentichiamoci che i giovani d'oggi non sono come quelli di un tempo, sono più scafati».


Insomma, se fino a qualche anno fa a fumare marijuana o hashish, più per sentirsi trasgressivi che altro, si iniziava verso la fine delle superiori, adesso si è diventati assai più precoci. E se gli episodi non è sono ancora tali da far pensare al dramma un campanello d'allarme suona ugualmente per più di un motivo: il fatto di consumare droga e dunque sostanze vietate, ovviamente, ma anche il rischiare di rovinarsi la salute in un periodo della propria esistenza in cui il fisico è ancora in fase di sviluppo.

Il binomio adolescenti-fumo è al centro del dibattito da anni ma a preoccupare è che, in questo caso, non si parla di sigarette ma di sostanze stupefacenti. Sulle «bionde», le statistiche sostengono che quasi tutti gli adolescenti le fumano regolarmente o lo fanno di tanto in tanto perché esercitano un'attrattiva irresistibile sui più giovani, regala un'aria vissuta, fa sembrare grandi e si associa a una sorta di iniziazione verso il mondo degli adulti. Gli spinelli, però, sono un'altra cosa e, non a caso, è quello che istituzioni e forze di polizia stanno cercando di capire dopo il caso segnalato. Se, infatti, il fenomeno fosse ampio e non circoscritto l'allarme sociale sarebbe assai più convinto.

Per una nota dolente, quella della droga leggera alle medie, ce n'è comunque una positiva: a Rovereto, almeno fino alle scuole dell'obbligo, non sembra radicato il bullismo. Anche in questo caso la conferma arriva dalla polizia: «Da quando abbiamo attivato lo speciale numero verde per gli sms, che funziona su scala nazionale, non abbiamo ricevuto segnalazioni».
Il numero in questione è il 43002 e, come detto, è stato lanciato proprio per consentire alle vittime di episodi di bullismo tra gli adolescenti di avvisare le forze dell'ordine mantenendo l'anonimato. «Funziona anche per lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole e nelle vicinanze. La scelta dell'sms è proprio per venire incontro ai ragazzi visto che difficilmente chiamerebbero il 113». La campagna, attiva in tutta Italia, è coordinata dal Commissariato del governo e dalla questura di Trento in collaborazione con la Provincia. Per avvicinare i potenziali utenti, in tutte le scuole sono stati distribuiti dei segnalibri con il messaggio «Bullismo e droghe spengono la vita. Accendila basta un sms».

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