Giustizia, 450 statali passeranno alla Regione

È stata presentata in Commissione dei 12 la norma di attuazione per il passaggio alla Regione del personale amministrativo del settore giustizia (magistrati esclusi), che opera nei tribunali e uffici presenti sul territorio del Trentino Alto Adige. Il provvedimento è stato solo illustrato nella commissione paritetica, presieduta da Lorenzo Dellai, ma non si è giunti ad alcuna decisione anche perché la questione si lega alla trattativa finanziaria complessiva in corso tra lo Stato e le Province di Trento e Bolzano. Si tratta del passaggio di circa 450 dipendenti dello Stato alla Regione, con possibilità eventuale futura di sub-delega alle due Province. Ma quando questa norma potrà essere approvata e dunque diventare operativa è difficile dirlo

È stata presentata in Commissione dei 12 la norma di attuazione per il passaggio alla Regione del personale amministrativo del settore giustizia (magistrati esclusi), che opera nei tribunali e uffici presenti sul territorio del Trentino Alto Adige.
Il provvedimento è stato solo illustrato nella commissione paritetica, presieduta da Lorenzo Dellai, ma non si è giunti ad alcuna decisione anche perché la questione si lega alla trattativa finanziaria complessiva in corso tra lo Stato e le Province di Trento e Bolzano.
Si tratta del passaggio di circa 450 dipendenti dello Stato alla Regione, con possibilità eventuale futura di sub-delega alle due Province. Ma quando questa norma potrà essere approvata e dunque diventare operativa è difficile dirlo.

tribunale
Il presidente Dellai prevede: «È probabile dal 2016 con effetti finanziari secondo i termini dell'intesa finanziaria complessiva tra Stato e Province».
L'assunzione in carico da parte della Regione di questo personale costerà circa 28-29 milioni l'anno per le due Province insieme.
L'estate scorsa il presidente della Regione e della Provincia di Trento, Ugo Rossi, aveva firmato un protocollo con i sindacati sul trasferimento delle deleghe in materia non solo di personale della giustizia ma anche delle agenzie fiscali e Parco dello Stelvio.


Con il protocollo d'intesa la Regione e le due Province di Trento e Bolzano si sono impegnate ad attivare con le organizzazioni sindacali tre distinti tavoli tecnici a valenza non negoziale (per il personale delle agenzie fiscali, per il personale della giustizia e per il personale del Parco nazionale dello Stelvio), per un confronto preventivo su eventuali problematiche relative al rapporto di lavoro del personale destinatario della delega. Sarà anche realizzata un'apposita segreteria tecnica per supportare i tre tavoli e tenere monitorato l'iter del processo legislativo.
Regione e Province s'impegnano, poi, una volta completata la delega, ad adottare i provvedimenti sull'inquadramento del personale, rispettando i contratti collettivi di lavoro.


L'assunzione in carico dei costi del personale della giustizia, delle agenzie fiscali e del Parco dello Stelvio è stata prevista con una norma inserita nella legge di stabilità approvata l'anno scorso e condizionata al raggiungimento di un'«intesa», quella che proprio in questi giorni si sta cercando di concludere, che definisca il concorso delle due Province al risanamento dei conti pubblici dello Stato.
Come è stato per la delega sugli ammortizzatori sociali e quella sull'Università concordate ne 2009 con l'accordo di Milano, anche in questo caso le due Province al posto di parte dei sacrifici dovuti hanno preferito assumersi nuove competenze svolte dallo Stato sul territorio regionale e i relativi costi.
La norma di attuazione sul personale delle agenzie fiscali non è ancora stata predisposta.

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